Dopo i calci al riccio, la riabilitazione in un rifugio per animali: ma l’idea (per ora) è un flop
Laura Masutti, responsabile Lida Ciriè-Valli di Lanzo,: «Non andavano bene gli orari - ci hanno detto - non combaciavano con…
Un anno fa di questi tempi il caso del povero riccio ucciso a calci e palleggi da un ragazzino a Ciriè, le cui gesta finirono anche naturalmente previo immancabile filmato sul web, infiammandolo.
Si innescò, con estremi discutibili, un dibattito feroce che molti ricorderanno tra chi difendeva la “ragazzata” e chi oltre a stigmatizzarla nei suoi risvolti pedagogici invocava un giustizialismo fuori luogo nei confronti del minore. Ma la la vicenda ebbe anche il merito di porre all’attenzione pubblica la situazione precipua di questa specie, rimandando ad una atttenzione maggiore nei suoi confronti e alla scoperta di un animale oltreché simpatico e tenero, utile all’ecosistema.
Sull’onda di quel pathos suscitato dal caso, sulla quale si spese anche la Lida di Ciriè-Valli di Lanzo (anche offrendo -invano – una opportunità di riabilitazione educativa al ragazzo autore del gesto), a Rocca è anche nato un ricovero che si occupa di tutelare e curare i ricci in difficoltà, mentre nei giorni successivi al grave episodio, un ragazzino portò alla Lida un riccetto per farlo curare, cosa che naturalmente avvenne.
A testimonianza di tale e fortunatamente mutata sensibilità, pubblichiamo di seguito, a corredo, la storia che ci racconta a riguardo dei ricci la signora Antonella Bertolozzo, rimarcando ancora una volta, oltre ai consueti interventi, l’operato di Laura Masutti della Lida: «Questa, in breve, la storia – ci scrive Antonella – Un delizioso esemplare di riccio femmina è stato recuperato in un garage, pieno di zecche che, come sappiamo, sono la prima causa di morte di queste utilissime e protette creature, ed affidato alle cure di Laura Masutti che ha provveduto alla disinfestazione (tutt’altro che semplice) e alle successive cure (sempre a carico della Lida). Il giorno del recupero era il 4 giugno ed il riccio pesava appena 300 grammi; dopo 8 giorni di permanenza dalla signora Laura, al momento del rilascio, avvenuto il 12 giugno aveva invece già raggiunto il considerevole peso di mezzo chilo. Curata e rifocillata naturalmente le è poi stata restituita la libertà in uno splendido giardino a fianco del garage dove era stato recuperata. I proprietari sono stati felici di ospitarlo in quanto già hanno un esemplare che “frequenta” la proprietà. Questa notizia potrebbe essere di aiuto a chi dovesse trovarsi nelle condizioni di dover aiutare queste utili e carinissime creature non sapendo chi, nelle vicinanze, abbia nozioni di supporto e affido. Ringrazio per l’attenzione che vorrete porre a questa mia… ». Fatto.
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