Ci sono solo più tre i tori in fuga nelle campagne tra Druento, San Gillio, La Cassa e Givoletto. Nella serata di domenica, verso le 22, uno dei capi è stato sedato, recuperato e portato nella cascina San Lorenzo di San Gillio, da dove si era allontanato due settimane fa. Il bovino è stato localizzato in mezzo ad un campo di grano e così un veterinario è riuscito ad anestetizzarlo. Degli altri tre esemplari invece nessuna traccia, è come se fossero evaporati nel nulla. È questo il risultato concreto della massiccia «battuta» che ha preso il via domenica sera, con la chiusura delle due strade provinciali della zona che collegano San Gillio con Givoletto e La Cassa. Le operazioni di cattura hanno subito un’accelerata dopo che sabato sera, poco dopo mezzanotte, un 22enne di La Cassa – al volante di un’Alfa Romeo Gt – ha investito e ucciso uno degli animali, sbucati all’improvviso sulla strada che collega San Gillio con Givoletto, poco dopo il cimitero. Davvero per un miracolo il ragazzo è sceso illeso dalla sua macchina, ma poteva finire davvero molto peggio. Oggi, lunedì 24 maggio, è previsto un altro incontro tra gli amministratori dei Comuni della zona, i dirigenti della prefettura e della Città Metropolitana, oltre al servizio veterinario dell’Asl To3 per capire che azioni mettere in campo. Più che altro per cercare di individuare con esattezza o movimenti dei tre buoi ancora in fuga dopo che sono stati impiegati anche i droni e i sensori termici.
Le operazioni di cattura hanno subito un’accelerata dopo che uno degli animali è stato investito ed ucciso da un'automobile
Tori in fuga, recuperato un esemplare: è “caccia” agli altri tre
In calendario un altro incontro in Prefettura con gli amministratori di Druento, San Gillio, La Cassa e Givoletto e il servizio veterinario dell'Asl To3 per capire che azioni mettere in campo