Si chiama “Insieme si può” e riguarda il tema della ‘non discriminazione’ il progetto con cui la “Fondazione Troglia” ha aderito al bando ministeriale del dipartimento per le Politiche della Famiglia “per il contrasto della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali e educative di persone di minore età” con richiesta di un contributo di oltre 50mila euro Il progetto, se finanziato, sarà rivolto a 50 bambini e ragazzi di scuola primaria e media, di nazionalità italiana e non, in difficoltà scolastica a causa anche dei disagi generati dalla didattica a distanza.
Obiettivo contrastare gli effetti che la pandemia sta producendo su bambini e ragazzi in situazione di povertà educativa dovuta a svantaggio sociale, culturale ed economico, prevalentemente perché stranieri o minori a rischio di subire forme di emarginazione o violenza. L’idea è quella di realizzare attività di supporto e di tutoraggio nell’ottica dell’istruzione tra pari come metodo di apprendimento “a mediazione sociale” e tutoring avvalendosi di studenti di 15-17 anni dell’indirizzo di Scienze Umane dell’istituto Albert di Lanzo e dei Servizi per la sanità e l’assistenza sociale del “D’Oria” di Ciriè.
«Gli studenti tutor – spiega la presidente della Fondazione, peraltro ex docente, Maria Carla Micono – interverrebbero nell’aiuto previa formazione specifica, importante per la scelta universitaria e lavorativa futura».
Partner del progetto, redatto dalla dottoressa Micono con i professori Aniello Serrapica, Maria Rosa Reteuna e Renata Casaletto, i due istituti superiori, gli istituti comprensivi di Ciriè e Fiano, la Uisp, che si occuperebbe dell’organizzazione del- le attività sportive e l’associazione interculturale “Il Portone del Canavese” che si dedicherebbe alle famiglie straniere con accompagnamento nel percorso di integrazione tramite corsi di Italiano L2 e nell’individuazione e presa in carico di situazioni familiari di disagio sociale, educativo, economico.
Per realizzare il progetto, sostenuto dal Cis (Consorzio intercomunale dei servizi socioassistenziali) e dal Comune di Ciriè, è stata creata un’associazione temporanea di scopo ed è stata individuata un’insegnante che costruisca una piattaforma aggiornata in modo che tutti i partner siano costantemente informati.