Nella giornata di oggi, dalle ore 12.30 alle ore 14.30, il comparto del matrimoni ha manifestato nelle maggiori piazze italiane per dimostrare dissenso «nei confronti di un Governo per il quale noi professionisti del settore e i nostri clienti continuiamo a rimanere invisibili» Il sit-in di protesta era anche volto a sensibilizzare oltreché l’opinione pubblica, il sistema dei media ed il loro fondamentale supporto.
Tra i volti noti del nostro territorio anche la coassolese Giorgia Galli (in primo piano nella foto), vice presidente di WPI associazione wedding planner italia che, insieme ad alcuni referenti di Unanime, sono stati ricevuti in Regione; con loro anche i referenti di ANFM, associazione nazionale fotografi matrimonialisti, FEDERMEP federmatrimoni ed eventi privati. «È stata la prima manifestazione che ha presentato l’intera filiera unita in piazza – commenta con un certo orgoglio la Galli – alle autorità regionali abbiamo richiesto una data certa per la ripartenza, l’approvazione immediata dei protocolli per la ripartenza e ristori per le aziende del comparto»
«Invitiamo i giornali a dimostrare la propria vicinanza al nostro settore, alle nostre aziende e alle migliaia di coppie e famiglie coinvolte», è stato invece l’appello più volte riecheggiato dalla piazza. L’appuntamento, un gesto di profonda solidarietà per tutto il Comparto, si è svolto in Piazza Castello, di fronte al Palazzo della Giunta regionale. Tra gli argomenti rivendicativi del settore Matrimoni ed Eventi privati, la mancata indicazione di una data per la ripartenza delle attività del comparto.
Ad organizzare la manifestazione nell’ormai consolidato formatt del flashmob, in contemporanea con altri 11 Capoluoghi di Regione, UNANIME – la Confederazione delle Associazioni di categoria del settore Matrimoni ed Eventi –, in collaborazione con Filiera Eventi Unita e, per la piazza di Roma, con Insieme per il Wedding.
«Il Governo – ha spiegato anche Daniele Reali, Capodelegazione di Federmep Piemonte – ha indicato date per ogni tipo di attività, ma non per i Matrimoni e gli Eventi privati. Una decisione incomprensibile che rischia di bruciare anche la stagione estiva, dopo 14 mesi di inattività. Tanto più incomprensibile perché non è stato preso in considerazione il protocollo per la ripartenza che abbiamo consegnato alla Conferenza delle Regioni. Sollecitiamo il Presidente Alberto Cirio a raccogliere il nostro appello e a far sentire la voce di un comparto che merita rispetto».
Tre le altre richieste sul tavolo, oltre a una ripartenza immediata dei Matrimoni e degli Eventi, l’ampliamento del fondo a sostegno delle imprese del settore istituito dal Decreto Sostegni e un’accelerazione nella liquidazione dei ristori. Sullo sfondo anche una class action per il risarcimento dei danni subiti.
«Siamo professionisti responsabili, attenti ad ogni dettaglio. Compresa la sicurezza per i nostri clienti. Dopo oltre un anno di inattività chiediamo una cosa straordinaria: ricominciare a lavorare», conclude Daniele Reali