Dai primi riscontri emersi dall’autopsia sul corpo di Maria Rosa Casanova – la 77enne di Lanzo morta a Pasquetta, poco meno di dodici ore dopo che le era stato iniettato il vaccino anti Covid «Moderna» – sembrerebbe che il decesso non sia da collegare direttamente all’inoculazione del vaccino. Perché la pensionata, da un punto di vista «meccanico», sarebbe morta in seguito ad un problema cardiaco e non per un trombo. Almeno questo è il primo risultato evidenziato dall’esame necroscopico effettuato venerdì pomeriggio all’ospedale di Ciriè dal medico legale, la dottoressa Olga Veglia, al quale ha assistito anche il consulente di parte, il dottor Lorenzo Varetto. Questo mentre il pm Lea Lamonaca, già mercoledì in serata, aveva acquisito tutta la documentazione sanitaria della donna che soffriva di diabete, curato con l’insulina, e di ipertensione e portava anche un pacemaker. «Per capire le cause esatte della morte occorre comunque attendere l’esame istologico», chiarisce l’avvocato Enrico Scolari, che tutela la famiglia della 77enne. Una donna che, nonostante le sue patologie, come ha raccontato la figlia Roberta ai carabinieri di Lanzo quando ha deciso di presentare la denuncia, fino al giorno prima del vaccino era comunque stata bene. I funerali della Casanova, che tutti in città conoscevano come «Rosella», si svolgeranno quindi la settimana prossima nella sua Lanzo dove era molto conosciuta e stimata.
Dai primi riscontri emersi dall'autopsia sul corpo di Maria Rosa Casanova il decesso sarebbe dovuto ad un problema cardiaco e non per un trombo
Muore a 77 anni dopo il vaccino, «ma la causa non è l’inoculazione del siero anti Covid»
I funerali della donna, da tutti conosciuta come «Rosella», si terranno la prossima settimana nella sua Lanzo