In questi giorni i carabinieri forestali hanno comunicato che, da inizio 2021, hanno già denunciato 280 persone sorprese a gettare abusivamente dei rifiuti in mezzo alle campagne e ai boschi del Piemonte. A questi dati se ne aggiungono altri da San Maurizio dove, dopo un lungo lavoro di indagine gli agenti della polizia locale, sono riusciti a scoprire e denunciare delle persone che avevano pensato di disfarsi di rifiuti pericolosi.
La prima indagine è partita la settimana scorsa quando gli agenti, coordinati dal comandante Eliana Viale, si sono accorti che, in un prato poco distante dal centro abitato, qualcuno aveva scavato una profonda buca di una ventina di metri quadrati. Molto strano. Infatti i sospetti degli investigatori si sono concretizzati quando, durante un appostamento in abiti borghesi, hanno visto arrivare un camion con il cassone pieno di materiale da demolizione e anche di latte di vernici e solventi. Nei guai è così finito un imprenditore del posto che pensava di non essere identificato.
Dovrà invece pagare una sanzione più le spese di «ripristino dello stato del luogo» un altro imprenditore della zona che aveva affidato ad una ditta di Caselle lo smaltimento di due casso- ni colmi di immondizia. Ovvero scarti di lavorazioni ferrose, oli e vernici che invece sono finiti in una zona boschiva di località Ceretta. Qui i vigili urbani hanno potuto imbastire le indagini grazie ai filmati girati da alcune telecamere che sorvegliano le vie di entrata e uscita dalla città. Quando il responsabile del reato ambientale si è trovato davanti agli investigatori, ha ammesso la sua responsabilità e ora avrà un mese di tempo per ripulire l’area che ha inquinato.
«Comunque, nel corso dell’anno – avverte Paolo Biavati, il sindaco di San Maurizio – soprattutto grazie alle telecamere abbiamo identificato e denunciato diverse persone che gettano nei prati e nei fossi sacchi pieni di immondizia. E continueremo perché il rispetto dell’ambiente è fondamentale. Intanto ringrazio gli agenti della polizia municipale che, pur se sotto organico, si sono impegnati a fondo per ottenere questi risultati».
Lo scorso anno i Forestali – su circa 48mila controlli – hanno comminato ben 674 sanzioni, da poche centinaia fino a 6mila euro, la multa più elevata per chi inquina ed è anche obbligato al «ripristino dello stato del luogo». Ovvero ripulirlo e bonificarlo a proprie spese. L’importo complessivo delle sanzioni è di poco superiore al milione e 712mila euro.
Nel mese di gennaio e febbraio di quest’anno per l’abbandono dei rifiuti sono già finite nei guai 109 persone per 261mila euro di verbali. Nel 2020 i Forestali hanno invece denunciato 280 persone per un totale di 329 notizie di reato tra scoperta di discariche abusive e gestione fuori legge dei rifiuti. Nei primi due mesi di quest’anno, sono già stati denunciati 47 soggetti.
(A. Micali – G. Giacomino)