A cura di Loredana Tursi
Il nostro desiderio più ricorrente? Una vita dolce ma sana. Come possiamo esaudirlo? Proprio eliminando l’eccesso di zuccheri dal nostro organismo, come ci consigliano medici ed esperti studiosi dell’alimentazione e delle sue conseguenze sul nostro benessere. Per saperne di più su come approcciarsi ad una dieta più salutare per adulti e bambini abbiamo intervistato Milena Ribotto, Specialista in Medicina Interna e Pronto Soccorso, Medico in Medicina Metabolica e Nutrizione Terapeutica e Nathalie Stevens, belga, esperta in cibo salutare con un Master in Food Culture all’Università di Pollenzo e testimone dei benefici immediati di un’alimentazione senza zuccheri aggiunti tanto da farne una filosofia di vita. Partiamo dall’incipit scientifico alla base dello studio dell’alimentazione e approfondiamolo con la dottoressa Ribotto.
Sinteticamente, di cosa si occupa la Medicina Complementare?
«La Medicina Complementare – o più diffusamente chiamata Medicina Clinica Integrata o Medicina non Convenzionale – cerca di allargare l’orizzonte della terapia per tornare alla cura dell’organismo come essere unico e completo, in tutte le sue sfaccettature esterne ed evidenti, quanto interne e nascoste. Per questo si avvale di tutti i Saperi Antichi e non, dalla Fitoterapia alla Omeopatia, dall’uso degli Oli Essenziali alla Floriterapia, dai Campi Magnetici e Fisici sino a tutta la moderna Conoscenza sulle Tecniche di Manipolazione e Massaggio fisico, dall’Osteopatia alla Chiropratica, coadiuvate dalla Chimica della natura con Vitamine e Minerali essenziali alla regolazione dei Metabolismi patologici».
Quali le principali problematiche metaboliche dovute allo zucchero?
«Tenendo conto che per Zucchero il nostro organismo vede tutti i tipi di Carboidrati e sotto tutte le loro forme (potrei dire tutte le Malattie Metaboliche Croniche a noi note: dalla sfumatura non propriamente patologica all’evento medico più grave. Gli esempi più diffusi sono:
•Sovrappeso addominale ed Obesità
•Ipertensione arteriosa e Malattia Aterosclerotica
•Patologie Cardiovascolari in toto a livello cardiaco, vascolare e neurologico
•Intolleranza glicidica e Diabete tipo 2 e tipo 3 cerebrale •Cefalea e Dolore cronico infiammatorio o Neuropatico •Malattie Neuro Degenerative sino alla Demenza».
Chi ha bisogno di piccole quantità di carboidrati in relazione all’età?
«L’utilizzo di zuccheri è direttamente proporzionale alla crescita e alla maturazione degli organismi viventi: i lattanti devono assumerli per crescere, i bambini per maturare, gli adolescenti per la maturazione ormonale. Dai 18 anni in poi invece i carboidrati non sono più un gruppo nutrizionale essenziale perché non forniscono più la forma energetica adeguata per la vita dell’organismo adulto, pertanto la necessità di zuccheri quotidiani quasi si azzera».
Quali sono gli alimenti più ricchi di zuccheri?
«La chiamiamo la dieta delle 8 P che viene utilizzata soprattutto nella nostra società: pane, pasta, pizza, pasticcini: in Italia con il glutine, patate, piselli (legumi) polpa (frutta) prosecco (alcolici): senza il glutine. Ma non cambia nulla: tutto viene trasformato in una unica molecola, Il glucosio che troppo spesso non viene compensato dagli elementi essenziali per il nostro sostentamento: proteine animali (si chiamano nobili) e dai grassi di qualità (sia saturi = in forma solida che insaturi = in forma liquida)».
La dieta più salutare da lei consigliata?
«Oggi sappiamo che ha poca importanza la natura dello zucchero, il vero problema è l’uso eccessivo di tutte le forme di carboidrato. L’aspetto fondamentale da considerare è la costituzione del nostro organismo e di conseguenza l’energia di cui necessita. Il nostro organismo è fatto di: ossa = minerali e proteine; acqua libera e complessata nelle cellule; proteine = muscoli e sistema connettivo; grassi = organi interni fra cui il principale è il cervello. Dove stanno i car- boidrati? Solo l’1% nel fegato. Non siamo dei biscotti! Sarebbe opportuno quindi assumerli in forma più equilibrata attraverso una dieta che contenga circa il 30% di zuccheri naturali 30% proteine 30% grassi e 10% acqua ».
Quali benefici si otterrebbero?
«Come prevenzione primaria: una netta riduzione del rischio di sviluppare le patologie sopracitate. Come terapia: una netta riduzione dei sintomi patologici, che si ripercuote in una netta riduzione nell’uso di farmaci chimici. Come prevenzione secondaria: netta riduzione del rischio di sviluppare le complicanze mortali di alcune patologie, come le loro recidive e ricadute periodiche. Come sopravvivenza: un miglioramento della qualità della vita con un conseguente aumento della longevità».
Per chi volesse conoscere più approfonditamente questo argomento scientificamente denominato Regime Chetogeno?
«Diverse sono le pubblicazioni al riguardo ma un primo approccio può essere quello di informarsi on line sui siti www.fondazioneveronesi. it e www.melarossa. it per poi passare alla pratica di una sana alimentazione quotidiana ».
Anche la vita di Nathalie Stevens è cambiata dopo aver letto “La Clessidra alimentare” di Kris Verburgh in seguito a dei benefici riscontrati da una dieta alimentare senza zuccheri indicata a suo marito da un osteopata luminare, per una importante infiammazione al ginocchio.
«Dopo aver studiato all’Università di Pollenzo, l’importanza di saper scegliere giusti alimenti per mantenere il nostro organismo al massimo della sua efficienza, confrontandomi anche con gli stili alimentari internazionali, la dieta imposta a mio marito senza carboidrati e zuccheri per 2 settimane e diverse terapie farmacologiche e fisioterapeutiche, è stata per me la prova di una guarigione immediata che mi ha stimolata ad approfondire come prevenire tutte le malattie dell’invecchiamento: diabete, malattie cardiocircolatorie, cataratta, infiammazioni ecc… – spiega – Inoltre, nel 2015 in gravidanza ho avuto anche il diabete gestazionale per cui è stato necessariamente bandito ogni alimento preconfezionato o con zuccheri aggiunti».
È stato difficile cambiare il proprio stile di vita?
«All’inizio sì, e anche faticoso cucinare tutto in casa ma soprattutto mantenere una vita sociale e trasmettere questo nostro stile anche ai nostri familiari».
E i reali benefici ottenuti?
«Non ho più sofferto di mal di testa cronico che sin da bambina curavo con medicine, ho migliorato il mio aspetto fisico e la concentrazione, non ho infiammazioni e soprattutto ho tenuto a bada il mio gene diabetico di origine famigliare. Se si considera che l’eccesso di zucchero abbassa le difese immunitarie e rende anche iperattivi i bimbi, abbiamo deciso sin dalla nascita di dare un’alimentazione sana anche ai nostri».
Che consigli può dare alle mamme per allontanare i figli dai cibi con zuccheri aggiunti?
«Deve essere un’educazione graduale prima verso gli adulti della inytera famiglia e poi verso i bambini, introducendo piatti o merende sfiziose alternative senza accentuarne la diversità, anche durante una passeggiata da offrire e condividere anche ad altri bimbi bisogna sempre avere in borsa: frutta secca, pinoli, bacche di goji, frutta fresca di stagione colorata, fragole, ciliegie, mandarini, mirtilli, cocco ecc..».
Il segreto con le sue bambine quale è stato?
«Abituarle da neonate ai gusti del cibo naturale, ma soprattutto entusiasmarle e renderle partecipi pasticciando insieme nella preparazione di dolci particolari e allegri così da creare una bella associazione tra cibo e felicità, perché nel loro immaginario il cibo deve essere sempre gioia, colore e bontà».
Le è capitato di affrontare un capriccio per un gelato?
«Certo, ma mi sono venuti in soccorso i personaggi del cartoon “Siamo Fatti Così” (che trovo utilissimo). Eravamo fuori e la mia bimba lo voleva come i suoi amichetti, le ho promesso che lo avrebbe man- giato al rientro a casa più dolce e buono come ci suggeriscono i personaggi del cartoon, e il capriccio è svanito. A casa abbiamo preparato un enorme gelato con frutta naturale frullata con yogurt greco e mascarpone. Non bisogna mai deludere le aspettative dei piccoli e lascio decidere a lei se seguire il suggerimento dei bravi poliziotti del corpo umano o dei cattivi che abbassano le difese immunitarie e ovviamente si scelgono i buoni».
Cambiare alimentazione ha modificato anche i suoi rapporti sociali?
«All’inizio non è stato facile, poi ho capito che dovevo essere io a rendere gli alimenti più friendly per chi ha una dieta comune ai più e quindi mi sono specializzata sempre di più nella creazione di dolci e piatti deliziosi per il palato di tutti ma salutari. Abbiamo migliorato la nostra convivialità con amici, realizzando party indimenticabili anche con i bambini perché poi si sviluppa l’interesse degli altri a sperimentare alimenti semplici a km0 nella quotidianità, e a superare come sempre la maestra che continua a documentarsi e aggiornarsi».
La vita senza zuccheri per lei è?
«Una dolcissima festa quotidiana, ricca di gioia e benefici e questa è proprio l’idea ispiratrice di Healthypartykitchen su Istagram in cui pubblico tutti i miei momenti di felicità attraverso meravigliose torte, dolci, piatti sfiziosi per compleanni con ricette annesse, rigorosamente ricche bontà e prive di zuccheri. Considerando la moltitudine di allergie e intolleranze anche tra i nostri amici mi sono specializzata nella realizzazione di una cucina fatta di piatti facili ma particolari e inventati da me anche per chi ha una dieta quotidiana ancor più limitata».
Tutti gli approfondimenti sull’argomento della dottoressa Milena Ribotto e suggerimenti su ulteriori pubblicazioni su www.studiomilenaribotto.com,
Suggerimenti e Ricette di dolci senza zuccheri aggiunti e di piatti salati a km0 di Nathalie Stevens su Istagram: #Healthypartykitchen – Pubblicazioni da lei suggerite “La longevità inizia da bambini” di Valter Longo
https://instagram.com/healthypartykitchen?igshid=16toczhulng9x
Ed ora DUE RICETTE DI NATHALIE STEVENS
RICETTA UN CUORE DI TORTA
Prendete un mazzo di datteri medjoul e tritateli con un po’ d’acqua in un tritatutto. Aggiungere l’acqua solo con cucchiaio. Vuoi ottenere una consistenza cremosa marrone chiaro. Non zuppa di datteri!
Useremo solo 50 grammi di datteri passati ma potete conservare la crema in frigo per almeno una settimana oppure potete congelarla in piccole porzioni.
– Fate sciogliere 50 grammi di olio di cocco (o burro se preferite) in una padella a fuoco basso.
– Mescolare 175 grammi di farina di mandorle con 50 grammi di datteri passati e l’olio di cocco (o burro) sciolto.
– Crea delle piccole forme con l’impasto o una grande forma di torta come il cuore. Adagiatela su carta da forno su una teglia da forno.
– Cuocete in forno preriscaldato per 10 minuti a 180 gradi.
– Lasciatele raffreddare su una griglia.
– Mettete uno strato di mascarpone sopra la torta.
– Decorate la torte con fragole fresche o con la frutta che vi piace (le fragole secondo me funzionano meglio …).
RICETTA TORTA AL CIOCCOLATO 100%
Livello 1:
– 100 grammi di mandorle
– 120 grammi di noci pecan
– 340 grammi di datteri passati (i datteri medjoul sono i migliori)
– 1 pizzico di sale (himalaya)
Livello 2:
– 240 grammi di burro di noci miste (io uso burro di arachidi, burro di mandorle e burro di nocciole)
– 100 grammi di datteri passati
– un pizzico di sale (dell’Himalaya) (a meno che non usi già burro di arachidi salato)
– 100 grammi di olio di cocco
Livello 3:
– 60 grammi di olio di cocco
– 100 grammi di cioccolato fondente (io uso massa di cacao al 100%). Va bene anche il cacao in polvere.
– 40 grammi di datteri passati.
1) Tritare le noci a pezzetti molto piccoli e unirle alla purea di datteri e un pizzico di sale.
2) Mettere la carta da forno in una pirofila e adagiarvi sopra la miscela di noci e dade. Appiattitela con una forchetta.
3) Sciogliere l’olio di cocco e mescolarlo con le noci, la purea di datteri e un pizzico di sale.
4) Versate sul primo strato e mettete in freezer mentre preparate l’ultimo strato.
5) Sciogliere l’olio di cocco, il cioccolato e datteri passati.
6) Versali sullo strato 2. Se lo strato 2 è ancora liquido, otterrai un bel disegno di colori cammello e cioccolato. Se vuoi che i 3 strati siano molto distinti, attendi che lo strato 2 sia solido prima di versare lo strato 3.
7) Decorate la torta con quello che più vi piace. Ho usato noci di cocco, scaglie di cocco, bacche di goji e fiori essiccati e commestibili.
8) Mettere in freezer per almeno un’ora.
Dovresti mangiare la torta mentre è ancora abbastanza fredda.