Il sindaco si dissocia dal testo choc sulla Shoah apparso sul sito comunale
Diego Coriasco «Darò la cittadinaza onoraria alla senatrice Liliana Segre»
La volontà del primo cittadino di chiudere la controversa vicenda
Se la ricorderanno a lungo a San Francesco al Campo, piccolo centro a ridosso dell’aeroporto di Caselle, il Giorno della Memoria 2021: sulla graticola è finita in questi giorni la giunta, attaccata senza se e senza ma dalla opposizione per lo scivolone in cui è incorso il Comune a causa del comunicato con cui sul suo sito istituzionale ha ricordato il 27 gennaio e che in alcuni passaggi si presterebbe ad ambiguità ritenute inaccettabili, che sfiorano il revisionismo.
Dopo un giorno di terremoto in Comune, il sindaco Diego Coriasco, arrabbiato per l’incredibile testo utilizzato ma anche dispiaciuto per gli attacchi ricevuti al netto della sua “assoluta buona fede”, chiude la polemica annunciando di voler conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, mettendo così fine ad ogni illazione, culminati nei duri attacchi del Pd. «È non è per circostanza, mi creda. Stanotte non ho dormito tutta la notte – spiega Coriasco: collaboro da anni con l’Anpi, con gli alpini e quest’anno dedichiamo anche un omaggio istituzionale al Milite Ignoto».
Le frasi incriminate
Dopo aver fornito la definizione di Olocausto, la precisazione che tale definizione è frutto delle «tesi storiche tradizionaliste dominanti, spiegando inoltre che «di recente si sono affacciate teorie revisioniste che contestano la ricostruzione della strage dolosa (…) sostenendo che le morti siano state molto inferiori e per la maggior parte procurate dalle assai precarie condizioni igieniche dei campi di detenzione e dal loro sovraffollamento». E pure che «… alcuni paesi, anche in virtù di questo revisionismo storico, hanno approvato leggi che puniscono come reato la negazione dell’Olocausto, ponendo, di fatto, una singolare eccezione alla libertà di parola e di stampa».
Tanto è bastato all’opposizione, Il Gruppo Consiliare Lista Civica per San Francesco al Campo, a cavalcare l’onda della immancabile polemica che ogni anno caratterizza il giorno delle Memoria a varie latitudini e sensibilità dello Stivale, chiedendo però adesso maggiore chiarezza al Comune: «Olocausto, il Comune spieghi da che parte sta. Ci auguriamo si tratti di una clamorosa gaffe, anche se questo non ci rassicurerebbe perché indurrebbe seri dubbi sulla pertinenza e sulla qualità della comunicazione che il Comune rivolge ai cittadini. Per chi se lo fosse perso, il 27 gennaio il Comune, in occasione del Giorno della Memoria – ricorrenza internazionale indetta per commemorare le vittime dell’olocausto – ha pubblicato sul sito e sulla pagina Facebook istituzionali un post che riteniamo molto ambiguo e offensivo della sensibilità dei cittadini di San Francesco al Campo. L’autore del post non ha nemmeno fatto la fatica di scrivere ma ha operato un curioso “copiaincolla” di un testo che descrive – in modo alquanto discutibile – la tragedia dell’Olocausto».
Ambiguità e discutibilita del testo utilizzato
L’ambiguità semantica del testo incriminato è subito stata ammessa dal primo cittadino, che però, «in punta di onestà intelelttuale» rimanda al mittente ogni minima apertura al cosiddetto negazionismo e parla di bieca speculazione politica, «… questa sì perpetrata sulle spalle di milioni di morti che noi volevamo solo omaggiare, come è giusto che sia…»
Il testo,peraltro non sarebbe stato nemmeno copiaincollato da Wikipedia, ma da un «”autorevolissimo” sito che risponde al nome di frasicelebri.it.»
La strumentalizzazione politica
«Si è trattato di un equivoco bassamente strumentalizzato dall’opposizione, che bene conosce la posizione del sottoscritto e della Giunta su certe tematiche così importanti – continua Diego Coriasco, primo cittadino e comandante storico dei vigili del fuoco volontari di San Maurizio Canavese – con un testo che effettivamente, soprattutto nelle ultime righe, rileggendolo con più attenzione, si presta ad alcune ambiguità ma che di certo non inneggia ad alcun negazionismo. Che senso avrebbe avuto allora creare un post ad hoc sul nostro sito per commemorare questa tragedia con tanto di fiori e foto alla stella di Davide? I passaggi sul problema revisionista volevano essere solo un rafforzativo alla problematica che ha colpito gli ebrei anche dopo la Shoah».
Sul giornale in edicola domani, giovedì 4 febbraio, tutti i dettagli e le reazioni di un caso divenuto “nazionale”