«Dopo aver avviato le procedure di revoca della concessione alla società River Borgaro, poco prima di fine anno abbiamo ottenuto la riconsegna delle chiavi della piscina e abbiamo poi avviato inventario e ricognizione dei locali per poter predisporre manutenzioni e tenuta in esercizio dell’impianto». Il sindaco Loredana Devietti rassicura gli utenti sul futuro dell’impianto di via Grande Torino, ormai chiuso da mesi dopo la crisi accentuata anche dall’emergenza Covid – dell’ormai ex gestore.
«Stiamo lavorando intanto ad una concessione di breve durata – aggiunge il sindaco – orientativamente per 18 mesi, ossia fino al termine della stagione sportiva 2021/2022: questa scelta è indotta sia dal difficile momento emergenziale, che rende difficile ipotizzare qualsiasi progetto gestionale, sia dall’intento di acquisire, attraverso questa nuova gestione, una serie di elementi utili in vista di una concessione di lungo periodo, improntata alla valorizzazione del nostro impianto natatorio».
I debiti della River – che gestiva anche gli impianti di Borgaro, Robassomero e Leinì – nei confronti dei quattro Comuni sarebbero cresciuti nel tempo. Tanto che l’Amministrazione comunale di Leinì aveva già incaricato un avvocato per il recupero del cospicuo debito della società. A Ciriè, invece, la società non avrebbe pagato le due rate relative al 2020 del mutuo acceso al Credito Sportivo per la ristrutturazione dell’impianto: la cifra rimanente si aggirerebbe attorno a 400mila euro. Non solo. Tra le questioni rimaste in sospeso, ci sono il rimborso degli abbonamenti non usufruiti la scorsa primavera, senza dimenticare i tanti dipendenti e collaboratori della società.
Inoltre nei mesi scorsi i genitori degli atleti avevano dato vita a un comitato spontaneo chiamato “Uniti Per Lo Sport”. «In un attimo, su un ampio territorio è stato completamente azzerato lo sport giovanile acquatico », avevano commentato i promotori dell’iniziativa, spiegando che molti atleti hanno trovate chiuse le porte di altri impianti sportivi. «Non tutti sono riusciti a trovare un’adeguata collocazione e il rischio, per tanti dei nostri ragazzi, è quello di buttare via la stagione sportiva 2020/2021».
In autunno c’era stata una manifestazione di interesse per gli impianti – esclusa la piscina di Leini – da parte del comitato Uisp di Ciriè-Settimo-Chivasso in cordata con la FiTime di Mappano. «Il nostro obiettivo è quello di riaprire la piscina di via Grande Torino appena possibile – termina Loredana Devietti – con una gestione professionale e affidabile: magari in modo parziale, ma con prospettive concrete per una ripresa totale delle attività quando l’attuale emergenza potrà ritenersi archiviata». La speranza è che la piscina, inaugurata nel 2009 dopo i lavori di risanamento della struttura, realizzata alla fine degli anni ’70, per rispondere alle necessità di adeguamento alle nuove normative, ma soprattutto per ampliare gli spazi destinati all’attività sportiva, possa tornare agli antichi splendori».