Al momento, per fortuna, come già nella prima ondata di coronavirus, non registriamo positivi né tra gli anziani né tra gli operatori, tutti sottoposti a tampone come prevede la normativa. – afferma la direttrice Livia Reineri – Se c’è una differenza è che questa primavera si faticava di più a fare il tampone. In base all’ultimo Dpcm non facciamo entrare nessun esterno. Gli anziani vengono tenuti il più possibile all’interno della casa con le debite precauzioni. Come prima si cerca di evitare il Pronto Soccorso. Tutto ciò che si può fare all’interno della struttura lo facciamo. Se intervenisse qualcosa di grave o specifico si ricorrerebbe al Pronto Soccorso: per rientrare in struttura l’anziano deve avere tampone positivo e vivere in isolamento per 15 giorni».
I contatti coi familiari vengono mantenuti con telefonate, videochiamate e saluti attraverso i vetri delle finestre che danno su strada e piazza. «Abbiamo la fortuna – prosegue la dottoressa Reineri – di essere sulla piazza e di poter guardare fuori. Qualche parente può, attraverso il vetro chiuso, salutare i nostri residenti ».
Per le videochiamate c’è una programmazione precisa: l’educatrice fornisce ad anziani e famiglie orari e giorni per videochiamate o telefonate. Il tablet con relativa ricarica è uno dei doni fornito da “Il Girasole ODV”, l’associazione che riunisce gli amici del “Girasole” costituitasi alcuni anni fa in un Comitato spontaneo a sostegno degli anziani ospiti. «Loro e i volontari Avo non potendo entrare ci stanno vicini – racconta la Reineri – e hanno finanziato golose merende, apericena, pizze, crepes, merende sinoire. L’Avo iha sovvenzionato l’acquisto di materiale per realizzare manufatti con la lana e per laboratori di disegno. “Il Girasole ODV” invece abbonamenti settimanali a riviste scelte dagli anziani: le facciamo girare igienizzandole dopo ogni utilizzo. Prossimamente grazie alla stessa associazione potremo realizzare la tradizionale castagnata».
Le attività educative proseguono ma vengono realizzate a piccoli gruppi, in tanti punti della casa. Ci sono meno feste ma non manca l’affetto per i nonni di piazza Castello.