È di Maurizio Bisca, 57 anni, il corpo ritrovato ieri, giovedì 8 ottobre, nelle campagne di località Triveri, alle spalle dell’ex Ipca di Ciriè. L’ultima traccia dell’ex dipendente della cartiera di Mathi è la sua sagoma registrata dall’occhio di una telecamera di località Borche, in una tarda serata di fine luglio. Nei fotogrammi si vede lui che cammina verso la frazione Devesi. Poi più niente. È come se fosse evaporato. Di lui non si è mai più saputo nulla fino a poche ore fa, quando un impiegato 60enne di Fiano ha notato in mezzo ad un campo di granoturco, dei resti umani con alcuni brandelli di abbigliamento. L’uomo ha immediatamente chiamato i carabinieri di Ciriè, che hanno effettuato i rilievi sul cadavere, in avanzato stato di decomposizione. I resti sono comunque stati riconosciuti dai parenti anche per i vestiti una maglietta bianca, dei pantaloni corti blu e delle scarpe tipo sneakers blu che Bisca indossava al momento della scomparsa. Adesso quasi sicuramente la Procura di Ivrea ordinerà che venga effettuata l’autopsia per capire quali sono state le possibili cause della morte di un uomo mite che viveva con la famiglia a Ciriè. Quando Bisca scomparve in estate venne cercato per alcuni giorni da diverse squadre dei vigili del fuoco e dai volontari che avevano battuto tutta quella zona di campagna, senza esito.
È di Maurizio Bisca, il 57enne ex dipendente della cartiera di Mathi, il cadavere scoperto nelle campagne di località Triveri
Scompare di casa a fine luglio, ritrovato due mesi dopo senza vita
L'uomo si era allontanato da casa e venne cercato per diversi giorni, ma senza esito: si attende l'autopsia per conoscere le cause della morte