Prima spara e uccide il figlio di appena 11 anni. Poi rivolge l’arma contro se stesso e si suicida. La tragedia è avvenuta nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 settembre, a Rivara. L’autore del gesto è Claudio Baima Poma, 47 anni: l’omicidio-suicidio è avvenuto nella casa dell’uomo, in via Beltramo 3, a Rivara. L’operaio, da quello che sono riusciti a ricostruire i carabinieri della Compagnia di Venaria Reale, soffriva di depressione e ha deciso di spiegare il suo folle gesto in un lungo post sulla sua bacheca di Facebook. Un lunghissimo messaggio rivolto alla sua ex compagna Iris, dove Baima Poma ripercorre le tappe dei suoi ultimi cinque anni di vita. Partendo da quel dolore alla schiena che lo aveva portato ad un danno permanente alla gamba e quindi, piano, piano a scivolare nella depressione. Pagine scritte poco prima di uccidere il figlio e di suicidarsi. Fino alle parole terribili. «Noi partiamo per un lungo viaggio, dove nessuno ci potrà dividere, lontano da tutto, lontano dalla sofferenza…». Qualcuno le ha anche lette e ha chiamato i carabinieri e il 118. Ma quando le pattuglie e l’ambulanza sono arrivate in via Beltramo, purtroppo per il piccolo Andrea e per il suo papà non c’era più nulla da fare.
Un uomo di 47 anni, residente in paese, ha prima rivolto l'arma contro il bambino, poi si è tolto la vita
Tragedia a Rivara: uccide il figlio di undici anni e poi si spara
L'operaio, da quello che sono riusciti a ricostruire i carabinieri, soffriva da tempo di depressione e ha deciso di spiegare il suo folle gesto su Facebook