«Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle Associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, apprende con sgomento l’allargamento dell’attività venatoria ». Inizia così il comunicato delle associazioni ambientaliste, parecchio preoccupate perché la Regione ha allargato l’attività venatoria.
«La maggioranza del presidente Alberto Cirio composta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ha votato compatta l’aumento di ben 7 specie cacciabili, alcune di pochi grammi e in declino come l’allodola e altre in difficoltà in tutta Europa e in Italia – spiega Roberto Plana, rappresentante del Tavolo -. Sono state aggiunte alla lista delle specie condannate a morte: allodola, fischione, codone, folaga, canapiglia, marzaiola, pernice bianca».
Tra le altre norme approvate vi è l’aumento delle giornate di caccia, l’abolizione del divieto di caccia le domeniche di settembre e l’incremento del turismo venatorio.
«L’interesse dei cacciatori ha prevalso su quello di agriturismi, fattorie didattiche, gestori di aree naturali con presenze turistiche, eccetera – continua Plana -. Il Piano faunistico venatorio Regionale previsto dal 1992 non è mai stato approvato e probabilmente non lo sarà mai. Le forze di opposizione (PD, M5S, Moderati, Monviso, LEU) hanno presentato migliaia di emendamenti e costretto la maggioranza a ridurre le iniziali pretese, tuttavia le votazioni di oggi hanno segnato una giornata nera per l’ambiente naturale della nostra regione. Il Tavolo Animali & Ambiente si ripromette di tenere viva tra i cittadini la memoria»
(Nella foto l’ultimo disegno del grande illustratore Bruno Bozzetto contro la nuova legge regionale sulla caccia)