La 2CEO dell’indirizzo alberghiero dell’istituto Albert di Lanzo è arrivata seconda al concorso «Dis-moi dix mots» dell’Alliance française di Torino. L’iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie (di I e II grado) delle province di Asti, Alessandria, Novara, Torino, Verbania, è realizzata in collaborazione con il settore educativo e linguistico dell’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut Français Italia. Il concorso consisteva nella composizione di un video clip di massimo due minuti con dieci vocaboli francesi dati sul tema «Au fil de l’eau». «Un lavoro – spiega la docente di Francese Cristina Roscio – che ci ha impegnato per parecchie ore da dicembre fino a febbraio. L’abbiamo consegnato poco prima delle vacanze di carnevale e la comunicazione della vittoria è arrivata in queste settimane di didattica a distanza. Gli studenti sono entusiasti. La base musicale, in stile rap, è stata creata dai ragazzi. Ringrazio Massimiliano Deluca e gli altri colleghi che in vario modo hanno contribuito». La canzone, “Fils de la nature”, ovvero “Figli della natura”, propone un ritornello assolutamente in linea con l’emergenza ambientalista dei nostri tempi: «Trattiamo male la nostra terra/Noi facciamo un appello: proteggiamola senza guerra”. Per ascoltare cliccare su https://www.youtube.com/watch?v=PjEtcZVEDS8
La scuola è chiusa ma le attività continuano, a distanza. Oltre le lezioni curricolari il sito racconta anche la partecipazione di ben 88 studenti e qualche docente al flashmob virtuale di terzine e versi danteschi il 25 marzo, nel Dantedì, giorno in cui a livello nazionale si sono cominciati a festeggiare i 700 anni dalla morte del sommo poeta, che ricorreranno nel 2021. Tra i versi condivisi colpiscono le riflessioni di Enrica, VAL, sul sesto canto del Purgatorio: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!”: «Nonostante siano passati 700 anni, questi versi sembrano ancora ben cuciti addosso al nostro Paese, specialmente per alcuni aspetti politici che ne rovinano la reputazione. Ecco mi sento di dire che in queste settimane la nostra “serva Italia” si è dimostrata tutt’altro che serva, ma anzi un modello di riferimento e una nazione unita da nord a sud come forse poche volte prima ed è la prima volta nella mia breve vita di diciottenne che mi sento davvero orgogliosa di appartenere al paese più bello del mondo. Credo, in queste settimane, di aver capito cosa sia il patriottismo e ne sono felice».