Se dovessero confermate modalità e positività del test saremmo di fronte all’ennesima confusione generata dall’emergenza in corso. Un paziente italiano di una sessantina d’anni, con tosse e febbre, che non rientrava nei parametri ministeriali, non sarebbe passato dalle tende pneumatiche che fanno da filtro al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè, presentandosi ieri sera direttamente all’interno del nosocomio, dove è stato poi ricoverato. Peccato che oggi pomeriggio però, intorno alle 15 avrebbe poi informato il personale sanitario di essere entrato in contatto con un nipote che è stato in Cina un mese fa: caos e chiusura immediata del pronto soccorso (che accetterà solo garvi urgenze) sono state le misure subito prese dalla autorità sanitaria. Dall’ospedale confermano che ora sono in attesa delle risultanze del tampone subito effettuato sull’uomo inviato d’urgenza all’Amedeo di Savoia di Torino. Per il momento nessuno sarà dimesso
(seguono aggiornamenti)