Come è ormai noto da alcune ore è in corso negli spazi dell’ex cartiera De Medici di Ciriè un rave party con al seguito centinaia di ragazzi giunti da ogni dove. Naturalmente si tratta di una festa non autorizzata. Sul posto, chiamati da decine di residenti infuriati per la musica che ha iniziato a martellare dalle prime luci del mattino, sono intervenuti carabinieri e agenti della polizia locale che in questo momento stanno svolgendo tutti i controlli del caso e identificando i partecipanti al raduno che dovrebbe avere il suo clou questa notte, per un San Silvestro scandito dai decibel tecno e dallo sballo. L’area scelta per il rave non è una novità ed eveidentemente rientra nelle location scelte svelate solo all’ultmo su internet dai tour operator della tecno: il primo giorno del 2013 l’ex cartiera – situata nella zona industriale alle porte della città – venne presa d’assalto da oltre duemila persone e nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, musica, polemiche, denunce e persino quattro ragazzi intossicati finiti in ospedale non fermarono la festa che andò avanti per 4 giorni. Questa volta si annuncia una permanenza almeno fino al 2 gennaio. Si aspettano anche fino a 4/5mila ragazzi.
Oltre alle consuete polemiche sull’illegalità del fenomeno da parte dei cittadini più insofferenti, non sono mancate quelle politiche. Il consigliere di Fratelli d’Italia, Davide D’Agostino ha approfittato dell’occasione per attaccare – ad ampio raggio – Giunta e Sindaco con un discorso piuttosto generale sulle politiche giovanili che francamente poco hanno a che fare con le dinamiche di un fenomeno che ha radicii transnazionali. Ad ogni modo, ecco la nota dell’Amministrazione ciriacese in merito che pubblichiamo di sotto:
“Già dalla scorsa notte le Forze dell’Ordine sono al lavoro per limitare e arginare il disturbo causato alla cittadinanza dal “rave party” in corso sul territorio comunale, in zona “ex cartiera”.
L’evento, che coinvolge numerosi ragazzi provenienti da diverse regioni italiane e da altri stati europei, è stato portato in città senza autorizzazione alcuna e in un luogo di proprietà privata, chiuso all’accesso.
Stamattina, anche su richiesta del Sindaco Loredana Devietti, è stato convocato in Prefettura il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del Prefetto, del Questore, dei Comandanti Provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza e del Sindaco stesso.
Il Sindaco ha manifestato la propria preoccupazione per questa emergenza e, dopo le opportune valutazioni, per motivi di ordine pubblico e al fine di circoscrivere l’evento e di evitarne la degenerazione, il Comitato ha disposto di non procedere allo sgombero ma di optare per una gestione dell’emergenza improntata al controllo e al contenimento del fenomeno, a mezzo di presidio fisso e identificazione di tutti i partecipanti, per i quali seguirà denuncia.
Al momento le Forze dell’Ordine, provenienti non solo dalla nostra città e dal circondario ma anche da Torino e presenti in maniera numericamente massiccia, stanno procedendo a dissuadere i ragazzi all’ingresso e, al tempo stesso, insieme ai Carabinieri, la Polizia Locale, la Croce Verde e i Vigili del Fuoco sono presenti in zona per eventuali situazioni di criticità, soprattutto per garantire la sicurezza della cittadinanza.
In questi giorni, oltre al presidio, è stato predisposto un rafforzamento del controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine, anche nel resto della città.
Pur essendo la musica ad alto volume un elemento di disturbo, al momento non sono state rilevate situazioni di potenziale pericolo per la popolazione e i residenti in zona”.
“Una situazione davvero incresciosa – dichiara il Sindaco Loredana Devietti – impossibile da prevedere per le Forze dell’Ordine che in queste ore sono direttamente impegnate nel controllo.Dopo l’incontro con il Prefetto, abbiamo convocato un tavolo comunale per organizzare i servizi di competenza, investiti dalla corrente criticità. Ringrazio tutti coloro che, a diverso titolo, in queste ore sono stati e saranno impegnati per fronteggiare questa emergenza. Condanno decisamente il mancato rispetto delle regole che contraddistingue questo genere di fenomeni, in totale spregio a quelle che sono le norme a cui tutti i cittadini dovrebbero attenersi”.