Hanno alle spalle cento anni di storia: hanno stampato libri scolastici per generazioni e generazioni di studenti; libretti tecnici per auto, macchinari e elettrodomestici. E poi ancora atlanti, guide stradali, fumetti, volantini, bibbie e persino le schede elettorali sulle quali milioni di italiani hanno votato. Ma il Natale che aspetta i 155 dipendenti della ex tipografia industraile Canale di Borgaro – in cassa integrazione a zero ore dal gennaio 20ì9 – non si prospetta allegro, anzi si preannuncia di lotta. E angoscia per il futuro.
Il 28 dicembre del 2018 infatti il ramo d’azienda della G Canale & C, il cui stabilimento è situato in via Ligura 24, veniva acquisito dalla Elcograf di Verona, un passaggio che le maestranze e i sindacati denunciano essersi rivelanto molto di più, in termini negativi, che un mero processo tecnico amministrativo. E men che meno di rilancio.
Più che dell’acquisizione – riferiscono le maestranze – qui si starebbe invece trattando della cannibalizzazione vera e propria dell’azienda senza alcuna prospettiva per i suoi lavoratori. «Sono già stati dismessi lavoratori, macchinari e capannoni relativamente ai processi di “stampa piana”, “legatoria” e “pre stampa” – confermano le OOSS – gli uffici sono ridotti all’osso, così come rotative, spedizioni e magazzino».
Per tutto questo, lunedì 23 dicembre alle 11 in Via Magenta 12 a Torino, si terrà il rinviato incontro in Regione Piemonte con Elcograf S.p.A, azienda al centtro di una crisi più diffusa che sta coinvolgendo i lavoratori dell’intero gruppo, anche in Veneto.
La denuncia dei 155 lavoratori della ex Canale & G, in cassa integrazione a zero ore da un anno
L’acquisizione del ramo d’azienda trasformato nella “cannibalizzazione della storica tipografia”
E domani, lunedì 23 dicembre incontro in Regione Piemonte con Elcograf S.p.A