Sull’empasse della ferrovia Torino-Ceres connessa ai lavori di Corso Grosseto si può naturalmente guardare al “bicchiere mezzo pieno”: «Sono soddisfatto che sia stata accolta la nostra proposta di una chiusura solo parziale della tratta Torino-Ceres, quando avranno inizio i lavori della realizzazione del passante di corso Grosseto. Una chiusura totale per un periodo di due anni avrebbe voluto dire causare gravi disagi ai cittadini, in particolare coloro che vivono nelle aree di montagna e che non possono venire ulteriormente penalizzati»: lo dichiara il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta (Pd), commentando la risposta data in Aula dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi all’Interpellanza relativa alla linea ferroviaria Torino-Ceres. «L’assessore Gabusi – continua Avetta – ha affermato che la sospensione del servizio ferroviario riguarderà la sola tratta Venaria-Torino, dove verrà attivato un servizio sostitutivo con autobus, mentre tra Ceres e Venaria il servizio ferroviario rimarrà attivo. Una buona notizia per gli abitanti delle valli, che non sono cittadini di serie B. Il tutto, comunque, non avverrà prima della primavera del 2020».
E poi, ovviamente, chi punta al “mezzo vuoto” di un bicchiere che in ogni caso, soprattutto negli ultimi anni e per le le più svariate ragioni, si è spesso rivelato un “calice di fiele” per pendolari lavoratori e studenti: «Ancora ritardi per il completamento dei lavori della Linea Torino – Ceres. Lo ha confermato oggi in aula l’assessore ai trasporti Gabusi ma noi lo avevamo già previsto l’anno scorso, sconfessando Chiamparino e la sua promessa azzardata di aprire la linea nei primi mesi del 2020. I cittadini dovranno affrontare ancora disagi sino al 2022 a causa dello slittamento dei lavori del Tunnel di C.so Grosseto – dichiara la consigliera regionale in quota al Movimento 5 Stelle Francesca Frediani – La Giunta Cirio dimostra nuovamente una scarsa attenzione verso i pendolari. Nel febbraio del 2019 avevamo infatti già chiesto quando e come si sarebbe organizzato un servizio sostitutivo della Torino Ceres visti i tempi previsti per il cantiere ma le risposte non sono arrivate né da Chiamparino né dal centrodestra. Questa Giunta, a quanto pare, non ha previsto nulla per i convogli che dovranno fermarsi a Venaria lasciando i cittadini nella totale incertezza e con il rischio di un aggravarsi del traffico in tutta la zona. Ora l’assessore Gabusi cambi passo e sviluppi rapidamente un piano di Trasporto pubblico sostitutivo della Torino Ceres per tutti i pendolari lasciati a piedi».