Mezzo secolo di vita per migliaia di allievi ed un contributo consolidato alla vita culturale, oltreché musicale del territorio non solo didatticamente ma anche con l’istituzione di un concorso nazionale, Senza Etichetta, realizzato in collaborazione col grande Mogol e giunto quest’anno alla XXII edizione.
Inoltre, in convenzione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino garantisce da due anni l’idoneità a tenere i corsi pre-accademici. Tale convenzione si inserisce nell’ambito della riforma dei Conservatori e degli Istituti Musicali, in base alla quale il Conservatorio è diventato, a tutti gli effetti di legge, una Università presso la quale si può conseguire una laurea di primo livello (al termine del
triennio accademico) o una laurea di secondo livello (al termine di un ulteriore biennio
accademico).
Ora, per i festeggiamenti del 50° anno del Civico Istituto Musicale “F.A. Cuneo” di Ciriè (fondato l’11 luglio 1969), il Teatro Regio di Torino (Regio Itinerante) terrà un concerto dal titolo “C’era una volta… Il cinema”. Lo spettacolo si terrà giovedì 5 dicembre alle ore 21 nel Duomo di San Giovanni Battista a Ciriè. Il concerto è realizzato grazie al contributo del Comune di Ciriè.
«È ormai riconosciuto che il buon esito di un progetto cinematografico dipende non solo dalla genialità del regista, dall’originalità della sceneggiatura o dalla recitazione degli attori spiegano gli organizzatori dell’evento – ma anche dalla forza evocativa delle musiche. Il fascino del grande cinema è di dare vita alle nostre emozioni. E sono sempre emozioni accompagnate da musica. Che si tratti di canzonette pop o di grandi partiture orchestrali, la musica ha il potere di far rivivere gli sguardi, le parole e le atmosfere del grande schermo anche dopo che la luce della sala cinematografica si è accesa. L’ensemble C’era una volta… il Cinema offre la possibilità di scoprire quanto sia importante il ruolo della colonna sonora originale per il successo di un film, avendo il gruppo scelto di presentare tutti brani composti appositamente per il cinema, offrendo un programma toccante e coinvolgente, un’occasione per ascoltare la magia del cinema in una sala da concerto, senza l’accompagnamento delle immagini.».
Naturalmente, larga parte del repertorio classico è entrato stabilmente a far parte dell’universo cinematografico, visto che molti registi hanno preso in “prestito” i capolavori di Bach, Mozart, Beethoven o Rossini per impreziosire i propri film, che si tratti delle leggere commedie hollywoodiane o delle provocatorie invenzioni degli autori europei.
Ma la composizione di colonne sonore, cioè musiche espressamente create per le pellicole cinematografiche, è diventata nel tempo un vero e proprio genere musicale, tanto che alcuni compositori hanno dedicato quasi tutta la loro creatività al servizio del cinema, contribuendo a creare un genere musicale sempre più popolare, tanto da meritarsi una speciale collocazione in tutti i negozi di dischi.