Il provvedimento, in via precauzionale, si è reso necessario dopo lo sversamento di idrocarburi dal deposito Eni, domenica della scorsa settimana durante l’evento alluvionale che ha interessato il nostro territorio. Così il sindaco Emanuele De Zuanne ha firmato nei gioeni scorsi un’ordinanza che prevede il divieto di captazione delle acque provenienti dai canali ad est del deposito Eni, fino al torrente Bendola.
Intanto già giovedì 28 novembre si è svolta nel Comune bassocanavesano la conferenza dei servizi per definire la procedura da seguire cui hanno partecipato la Prefettura e le città di Brandizzo e Settimo con la Città Metropolitana, l’Arpa e l’Asl To4. Al termine della riunione si è deciso per un ulteriore l’approfondimento della situazione dei terreni e delle falde acquifere.
Pertanto, rimane vietato, fino alla revoca del provvedimento, irrigare e abbeverare il bestiame, come pure il consumo dei prodotti agricoli che provengono dai terreni di quell’area. Non è, invece, interessato, dall’ordinanza l’acquedotto SMAT e, quindi, l’acqua potabile può essere tranquillamente utilizzata.