Un canile abusivo, con tanto di box e laboratori di toelettatura, è stato rinvenuto e sequestrato in un terreno privato, in località Fornace a Mathi, dai carabinieri della locale stazione in collaboraizone con i colleghi del Nas di Torino e i carabinieri forestali di Ala di Stura. Il proprietario, un imprenditore agricolo 51 enne di Villanova, è stato denunciato in stato di libertà.
L’attività dei militari dell’Arma è scaturita grazie alla collaborazione di alcuni cittadini che hanno segnalato al 112 un continuo abbaiare, nonché un odore nauseante, provenire da uno stabile nei pressi del cimitero. Sono così stati disposti appositi servizi di osservazione, che hanno consentito di documentare come, all’interno di una vasta area di circa 20mila metri quadrati, c’erano numerosi box in cui venivano rinchiusi gli animali. All’esterno era stata invece realizzata una discarica a cielo aperto di rifiuti derivati da lavori edili. Dopo il blitz di questa mattina, venerdì 22 novembre, si è scoperto che lo stabile fungeva sia da canile che da pensione per cani. Sebbene in buone condizioni di salute, i 32 cani vivevano in un ambiente umido e maleodorante, anche fino a due cani per box, tra escrementi e rifiuti, con la totale assenza dei minimi requisiti igienico sanitari. In un’altra stanza i carabinieri hanno scovato un laboratorio per la toelettatura, con i residui della pulizia dei cani ammassati ovunque e che emettevano un odore insopportabile. L’intera area, del valore di 150mila euro, è stata sottoposta a sequestro, anche in attesa di accertare eventuali irregolarità edili. I cani sono stati affidati temporaneamente in custodia allo stesso imprenditore fin quando, grazie alla lettura del microchip, verranno identificati i legittimi proprietari.
All'interno della struttura sono stati ritrovati oltre 30 animali, che vivevano in un ambiente maleodorante
Canile abusivo e fatiscente, denunciato un 51enne
L'area, al cui interno c'era anche una toelettatura e una discarica a cielo aperto, è stata sequestrata dai carabinieri