Era agli arresti domiciliari, ma godeva di un permesso per andare a lavorare come barista in un locale vicino a casa, il ristorante il “Duca Bianco”, un posto molto frequentato anche perché c’è la bocciofila. Lì i carabinieri di Mathi lo hanno arrestato l’altro giorno perché, da quello che hanno ricostruito gli investigatori, Mauro Nonnis, 53enne di Nole, spacciava sia a casa sia sul posto di lavoro, dove consegnava le dosi insieme alla tazzina del caffè. Durante la perquisizione domiciliare i carabinieri, comandati dal luogotenente Mario Mura, hanno recuperato e sequestrato un etto di hashish, 350 grammi di marijuana, 5 dosi di cocaina, materiale per il confezionamento e bilancino di precisione e 360 euro. La perquisizione è poi stata estesa al ristorante dove il barista lavorava e non è stata trovata droga. Gli inquirenti hanno ritenuto estraneo ai fatti il proprietario del locale che è rimasto chiuso alcune ore per delle magagne riscontrate dai Nas. Il più sorpreso di tutti è stato proprio Giuseppe Gallo, il proprietario del Duca Bianco. «Ovviamente mai avrei immaginato che quel mio dipendente detenesse della droga – ammette Gallo – altrimenti avrei preso subito dei provvedimenti. Per quanto riguarda le sanzioni dei Nas abbiamo provveduto subito perché erano davvero delle piccole cose, infatti i tecnici dell’Asl hanno effettuato un controllo e ci hanno subito dato il via libera per la riapertura».
Un 53enne di Nole è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti
Serviva la droga con il caffè, barista in manette
I militari della stazione di Mathi hanno sequestrato un etto di hashish, 350 grammi di marijuana, 5 dosi di cocaina e 360 euro