Erano tutti modelli esclusivi – Rolex “Daytona” e Patek Philippe – gli orologi sequestrati, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con i Funzionari Doganali, all’aeroporto “Sandro Pertini” di Caselle. Ad essere fermato dai finanzieri in servizio all’interno dello scalo torinese, è stato un cinquantenne di origini svizzere, in partenza per Monaco di Baviera. L’uomo, già noto agli inquirenti per vicende di truffa e ricettazione, aveva occultato i preziosi orologi, all’interno delle tasche degli abiti tentando, inutilmente, di oltrepassare i varchi di sicurezza dello scalo aeroportuale. Ascoltato dai finanzieri circa la provenienza dei preziosi, che a detta dell’uomo sono stati acquistati negli Emirati Arabi Uniti, non ha saputo giustificarne né il possesso né tantomeno la futura destinazione. Plausibile in questi casi una sorta di mercato “illegale” dei preziosi, il cui valore complessivo si aggira intorno ai 120mila euro. Il cinquantenne, stabilmente dimorante a Dubai, ma residente nell’Astigiano, rischia, per ora, sanzioni fino a 50mila euro per contrabbando. Una parte degli orologi è stata già confiscata amministrativamente: ora si attendono gli esiti degli accertamenti in corso da parte della Guardia di Finanza sui restanti preziosi per un’ipotesi, ben più grave, di riciclaggio.
L'uomo, in partenza per Monaco di Baviera, è stato fermato dai finanzieri in servizio al "Sandro Pertini" di Caselle
Mercato illegale di orologi di lusso, 50enne fermato all’aeroporto
L’uomo aveva occultato i preziosi all’interno delle tasche degli abiti: ora rischia una sanzione fino a 50mila euro per contrabbando