È un giornalino che ha una linea editoriale che sprizza entusiasmo e curiosità, e quindi intelligenza. Ma è anche un progetto serissimo e condotto da chi sa quel che fa, quello che si sta svolgendo attraverso un laboratorio formato da bambini delle classi quarte e quinte delle scuole elementari della città: un’iniziativa interessante e soprattutto educativa sulla comunicazione e nello specifico sul giornalismo, settori della società benché in crisi e in trasformazione, fondamentali per la Democrazia.
“Passione Reporter”, condotto dagli insegnanti ed esperti di comunicazione Luigi Bairo (già nostra storica firma) e Rosanna Castrovilla, ha già partorito la sua prima edizione che, naturalmente, anche in sintonia con le nuove ed imperanti tecnologie si presenta rigorosamente online.
Si tratta in ogni caso, fatti ovviamente tutti i debiti distinguo del caso, di un “vero giornale”, strutturato in quanto tale; con le sue apposite sezioni ed una redazione agguerrita e attenta ai “fatti ritenuti rilevanti” dalla precipua angolazione di chi lo realizza: ovvero gli studenti.
Attraverso la condivisione collegiale delle fasi di lavoro, che sono proprie al lavoro di un gruppo di giornalisti, si esercitano così aspetti quali il confronto, la critica, la dialettica propositiva e, infine, l’individuare la meta finale comune dell’uscita del giornale: che come ben sa chi svolge questo da adulti quotidianamente, non è mai un fatto scontato.
Tanti i temi affrontati dalla baby redazione in questo primo numero già online: il fenomeno dell’immigrazione, la storia “misteriosa” dei murales della Bruno Ciari (la scuola che ospita ogni mercoledì il laboratorio) che ha permesso di incontrare e intervistare insegnanti storici ed innovatori del plesso, negli anni ‘70 e 80 come Bruno Armento e Gianni Milano; la pagina dello sport sulle attività più seguite dai ragazzi, ben due rubriche sulla moda, femminile e maschile naturalmente; una dedicata alla passione (ormai irreversibile ma convogliabile virtuosamente in altri
aspetti di conoscenza derivata dalla fruizione di internet, ndr) dei videogames ed una infine dedicata alla cura dell’ambiente e degli animali. «È un giornale rivolto a tutti i ragazzi e bambini che vivono a Ciriè e dintorni – scrivono i giornalisti in erba sulla presentazione della testata – Parla della nostra città vista con gli occhi di noi bambini e vorremmo che fosse diffuso e fatto conoscere anche da altri ragazzi della zona con i quali condividere e comunicare interessi ed esigenze». In questa maniera, come recita uno degli slogan del giornale, «Queste moderne invenzioni tecnologiche come telefonini e tablet possono essere bellissime se utilizzate per “Passione Reporter”. Il progetto rientra nel novero delle attività finanziate attraverso lo strumento dei Pon ministeriali.