A 56 anni dal progetto del maxi invaso di Combanera, spunta un’altra idea di creare un bacino artificiale all’imbocco della Valle di Viù. Uno specchio d’acqua lungo circa due chilometri, a fianco della strada provinciale 32 che si arrampica in valle, dove oggi scorre la Stura di Viù. L’invaso sarebbe capace di contenere quasi 18 milioni di metri cubi d’acqua, produrre 10 giga di energia elettrica e, in caso di siccità, garantire il rifornimento idrico potabile a migliaia di utenze e ai campi della pianura torinese. Sarebbe poi un serbatoio ideale dove gli elicotteri possano pescare l’acqua in caso di incendi. Il tutto per cinque anni di cantiere e un investimento stimato in circa 100 milioni di euro con il muro di sbarramento alto 75 metri. Contrari alcuni amministratori delle Valli.
(Tutti i dettagli del progetto sul giornale in edicola giovedì 24 gennaio).