Il sancarlese Giancarlo Bocchio Vega ha realizzato dei filmati della Stura di Lanzo che rendicontano il prima e il dopo dello scarico del depuratore consortile inaugurato nel 1985 e che serve San Carlo, San Francesco, San Maurizio e Ciriè con un’utenza di circa 40.000 abitanti. «Sarebbe da considerare – spiega l’ambientalista locale -che non è solo un problema di inquinamento chimico: se qualcuno entra in acqua a valle dello scarico, in quella brodaglia organica si becca tutte le malattie infettive di questo mondo.
Le immagini peraltro non rendono appieno quanto fango e melma siano depositati nella Stura. E pensare che dovrebbe essere acqua più pulita di quella dei pozzi». Tramite un investimento di 10 milioni di euro da parte di Smat il depuratore di Ceretta verrà implementato fino a raggiungere le 60mila persone, arrivando a raccogliere anche i reflui fognari dei Comuni di Mathi, Balangero, Villanova e Nole.
Il Risveglio riprenderà la vicenda con un ampio servizio di approfondimento sul prossimo giornale cartaceo, in edicola venerdì 4 gennaio 2019
La denuncia video di Giancarlo Bocchio Vega
«Quel depuratore non funziona, i liquami di decine di migliaia di persone direttamente nello Stura»
Il depuratore di Ceretta, inaugurato nel 1985, oggi serve le utenze tra San Maurizio, Ciriè, San Carlo e San Francesco