Un fine anno intenso per la sezione “Mario Cagnassone” dell’associazione nazionale marinai di Venaria Reale. In tanti, sabato 8 dicembre, si son ritrovati per rendere omaggio a Santa Barbara, protettrice dei marinai. Questa festa, che ha raggiunto la 46esima edizione dalla fondazione del 1972, ha riunito tre dei cinque fondatori presenti all’evento: Carlo Ferrari, Claudio Genta e Giuseppe Ciulla. Visibilmente emozionati, hanno ricordato il loro primo incontro per decidere di fondare l’associazione. «Ci siamo ritrovati una sera nella storica trattoria San Marchese di Altessano, insieme ai cari amici ormai partiti per l’ultima navigazione, Angelo Serta, Piero Bertolo e Camillo Di Carlo – hanno ricordato in coro i fondatori – oggi siamo orgogliosi di condividere questa festa tra tantissimi amici». «Da quel fatidico incontro dove avevamo soltanto delle idee e nessuna certezza di avere una sede – ha spiegato Claudio Genta, fondatone e presidente per molti anni – vedere che oggi la nostra associazione ha raggiunto una grande visibilità, e non soltanto nell’ambito della nostra città, ma attraverso la costante presenza in tutte le manifestazioni istituzionale, e anche con il Museo del Mare che racchiude i nostri ricordi sulle navi e cimeli storici, molto visitato dalle scolaresche, siamo ancora insieme ad apprezzare quanto realizzato e questa nostra festa ricorda l’impegno di tutti i soci e presidenti che, con fermezza ed impegno, hanno portato l’associazione fino ai giorni nostri». Presenti alla celebrazione il Gonfalone della città, con il sindaco Roberto Falcone, Andrea Accorsi, presidente del Consiglio comunale, ed Andrea Zanusso, sindaco di San Giorgio Canavese. A dare i comandi dell’alzabandiera, un gruppo militare del 34° Gruppo Squadroni Aves Toro, la tromba di Domenico Taricone del coro Tre Valli ha scandito i vari momenti rituali, che uniti ai marinai, associazioni d’arma, associazioni gemellate, hanno dato il via alla festa. Affiancato dalla madrina dell’associazione, Maria Di Benedetto, il presidente Gabriele Fappiano ha ringraziato tutte le autorità civili e militari e il numeroso pubblico intervenuto. «Onoriamo Santa Barbara, protettrice dei marinai che molti di noi, in occasione di pericolo, abbiamo invocato quando la furia del mare ci metteva paura, quando pensavamo alle nostre famiglie lontane – ha detto il presidente Gabriele Fappiano – la nostra associazione è come una nave alle prese da mari calmi e da impreviste tempeste, ma il nostro equipaggio saldo, esperto ed intrepido porta sempre la nave in acque calme e porti sicuri, come hanno fatto i nostri fondatori che oggi ci onorano della loro presenza e tutti i presidenti e consiglio direttivo che mi hanno preceduto». La messa è stata officiata da don Ezio Magagnato nella sede dei Marinai. Quest’anno il pranzo, composto da più di cento conviviali, è stato organizzato con un servizio catering, all’interno del comprensorio della sede di via Picco, 24, distribuito tra le sedi di associazione nazionale Carabinieri, scacchi e bridge e Club 296 Model, che ha offerto un aperitivo a tutti gli intervenuti. Domenica 9 dicembre i marinai sono stati presenti all’inaugurazione del monumento in ricordo degli esuli istriani, fiumani e dalmati e dei martiri delle Foibe all’interno del Giardino dei Martiri delle Foibe, in via Calabresi angolo via Aldo Moro. Gli impegni dei marinai sono continuati il 10 dicembre, presenti alla festa della Madonna di Loreto, all’eliporto del 34° Gruppo Squadroni Aves Toro.
L'associazione ha reso omaggio alla protettrice Santa Barbara: presenti tre tra i cinque fondatori, ovvero Carlo Ferrari, Claudio Genta e Giuseppe Ciulla
Un fine anno intenso per i marinai della sezione “Mario Cagnassone”
Il gruppo è nato nel 1972 dopo che i promotori si erano dati appuntamento alla storica trattoria San Marchese di Altessano