Fucili con puntatore laser, carabine modificate per aver più potenza di fuoco, giubbotti antiproiettili e munizioni di diverso calibro: i carabinieri di Leinì hanno arrestato due incensurati, ritenuti i guardiani dei due arsenali in cui si trovavano le armi per conto di una o più gruppi criminali dediti alle rapine, furti e truffe. Il primo a finire nei guai è stato G.M., un 47enne di Front, incensurato, che a casa custodiva 1 fucile derivato da moschetto artigianale, calibro 6,5 , con puntatore laser e calciolo pieghevole, privo di matricola; 2 fucili Mauser, modello 98, calibro 8×57; 1 carabina Winchester, alterata per potenziare le prestazioni; 5 serbatoi; 25 munizioni calibro 6,5 e 1 giubbotto antiproiettile. Poi è finito nei guai pure B.N., 28 anni, agricoltore di Barbania. Le armi erano nascoste tra le balle di fieno. I carabinieri hanno sequestrato 1 fucile calibro 12; 1 carabina marca norica calibro 4.5 modificata per aumentarne potenza e14 munizioni calibro 12. Entrambi ora sono agli arresti domiciliari. Le indagini, però, sono tutt’altro che finite. Sono ancora in corso i dovuti accertamenti finalizzati all’identificazione di chi avesse materialmente la disponibilità delle armi. Forse uno o più gruppi criminali specializzati in furti, rapine e truffe. Le armi sono state inviate al Ris di Parma per verificare se possano essere state utilizzate in passati o recenti episodi di cronaca.
04 Ott 2018
Fucili e carabine nascosti in due cascine, arrestati due incensurati: le armi inviate al Ris di Parma