Un serata speciale, sabato 16 giugno alla Soce di Ciriè, che nasce come presentazione, o prequel che dir si voglia della Notte Green 2018, evento che si terrà a settembre e che avrà come tema gli spazi di aggregazione sul territorio.
Il programma della serata: – Ore 21,30 Presentazione dell’evento a cura di Antonello Micali (direttore de “Il Risveglio”) – Ore 22 Live con gli Assoluto Naturale – Ore 22,30 Live con Rossella e gli Irti Cani. Ingresso gratuito riservato ai soci (tessera Arci richiesta).
Di seguito lìarticolo di presentazione degli Assoluto Naturale firmato sul giornale in edicola questa settimana da Luigi Bairo:
L’Uomo di Zero è un’opera rock ecologista ante litteram composta nel 1972 dal musicista casellese Lino Pastore, che appena sedicenne aveva visto molto avanti, in un periodo in cui era ancora ben poco diffusa la sensibilità ambientalista. E l’aveva fatto in veste fantascientifica, raccontando la storia di un alieno venuto dal pianeta Zero nel vano tentativo di mettere in guardia il genere umano, ormai perduto nella sua folle corsa verso l’autodistruzione.
Una vicenda narrata nella forma di concept opera, forse il livello più evoluto raggiunto dalla musica rock, che, superando la dimensione della singola canzone, può addentrarsi in storie e tematiche molto più articolate e complesse. Tra l’altro, essendo stata composta nel 1972, lo stesso anno di Darwin! del Banco del Mutuo Soccorso, dedicato all’evoluzione della vita sulla Terra, L’Uomo di Zero di Lino Pastore può considerarsi una delle primissime opere rock italiane. L’opera viene presentata per la prima volta al Grande Raduno Pop di Caselle il 7 luglio 1973 con una formazione che si chiamava Opera dello Spazio. In seguito verrà rielaborata in una veste più progressiva per l’Assoluto Naturale, che nel 1976 la presenta al Festival Nuove Tendenze all’Altro Mondo di Rimini, dove vince il 1°premio guadagnandosi l’apprezzamento di alcuni fra i maggiori rappresentanti della musica pop di quegli anni, oltre che un contratto con un importante manager musicale. Ma il sogno si infrange all’inizio del tour al seguito di Roberto Vecchioni a causa di divergenze nel gruppo e dell’improvviso abbandono da parte del cantante. E così anche L’Uomo di Zero, con il suo messaggio ambientalista cadde nel dimenticatoio.
Ora l’opera, di cui era stato presentato un assaggio in occasione della Notte Green dello scorso anno, torna nella sua versione originale del ’72, più rock e psichedelica, con una nuova formazione che si avvarrà anche della collaborazione di Roberto Turati, che racconterà la storia dell’Uomo venuto da Zero. E nel corso del prossimo anno dovrebbe anche diventare un disco.