Una grande festa, nella mattinata di venerdì 25 maggio, per il passaggio della centunesima edizione del Giro d’Italia, la più importante corsa ciclistica del Paese. Fin dalle prime ore del mattino, tantissimi gli appassionati che sono scesi in strada per attendere il passaggio dei corridori in occasione della 19esima tappa, partita dalla Corte d’Onore della Reggia di Venaria Reale: la città è tornata così ad ospitare la manifestazione a sette anni di distanza dall’inaugurazione della “corsa rosa” nel 2011 con la cronosquadre fino a Torino. Una folla di tifosi e curiosi ha salutato i ciclisti lungo piazza della Repubblica, via Andrea Mensa, viale Buridani e corso Garibaldi, con la carovana che si è lanciata poi verso la Direttissima della Mandria, attraversando i Comuni di Robassomero, Fiano e Cafasse. Una città tinta di rosa, quella di Lanzo (con tanto di maxischermo sotto l’ala mercatale in piazza Allisio), ha accolto poi il passaggio del Giro poco dopo mezzogiorno, lungo via Delle Valli, via Frasca, via Umberto I fino alla torre degli Challant, per poi scendere verso Colombaro e attraversare Germagnano e dirigersi verso Viù, toccando per la prima volta nella storia le Valli di Lanzo. Poi lo scollinamento della corsa verso la Val di Susa e il Col del Lys. Per chi si fosse perso l’appuntamento, domani si replica: sabato 26 maggio la ventesima tappa partirà da Susa e raggiungerà poi la Val Ceronda e Casternone attraversando Brione di Val della Torre, Givoletto e La Cassa, con Fiano e Robassomero che ospiteranno addirittura due tappe del Giro. Dopo aver attraversato il ponte sulla Stura, la carovana raggiungerà Ciriè attraverso Devesi, passando poi lungo via Robassomero, via Mazzini, corso Martiri della Libertà – a due passi da Palazzo D’Oria – e poi via Roma. Poi, andando verso Front e il parco delle Vaude, i corridori attraverseranno tutto il Canavese prima di arrivare in Val d’Aosta.
È “febbre rosa” nel Ciriacese e nelle Valli di Lanzo per il passaggio del Giro d’Italia