Sulla carta i locali erano gli uffici di una società che operava nel settore della compravendita e della locazione di immobili ma di fatto lo stabile ospitava una sontuosa abitazione: sauna, bagno turco, doccia emozionale e impianto di home theatre non erano, però, benefit destinati ai dipendenti. Dalle indagini della Guardia di Finanza di Torino e della Tenenza di Lanzo, infatti, è emerso come la casa, completamente domotica, era adibita ad abitazione di lusso ed utilizzata da un facoltoso imprenditore di Ciriè e dalla sua compagna.
I finanzieri nel corso delle loro investigazioni hanno riscontrato che, in sostanza, il soggetto simulava l’utilizzo della sfarzosa dimora ai fini aziendali, accendendo un leasing i cui costi sono serviti a pagare molte meno tasse, traendo illecitamemte vantaggi affatto trascurabili.
(Il servizio completo sul giornale in edicola domani giovedì 15 marzo)