L’ex letturista della Sicea rimasto senza lavoro dopo la fusione con Smat nel 2014, dopo essersi incatenato davanti al Comune di Torino per ben due volte la primavera scorsa e dopo aver chiesto aiuto a tutti, soprattutto ai politici, è tornato a protestare clamorosamente: stamattina l’uomo, che ha anche un passato da ex sindacalista, attivista del Pd e come consigliere comunale nelle file dei Verdi di Pasquale Cavaliere, ha messo in scena davanti alla sede della Smat un sit-in con un grosso cartellone che racconta la sua vicenda. Luca Incarnato è stato recentemente anche ricevuto in prefettura dove ha ancora una volta spiegato la sua odissea: come l’essere stato mandato in una azienda satellite di Smat a fare una mansione che già in Sicea non faceva da tempo per certificati e seri motivi fisici (determinati da un precedente infortunio sul lavoro) come unico modo per salvare il posto, salvo poi essere dichiarati inidonei. «E nessuno dei tanti politic che mi avevano promesso di aiutarmi (dal suo Pd ai 5 Stelle) – conferma – ha fatto nulla da maggio sono fuori dalla mobilità e senza reddito. Dal mio Comune e dalla Unione Montana di riferimento a parte la solidarietà non è arrivato altro ed anche il nuovo ad di Smat sul quale contavo per riaprire la mia vicenda, dopo un primo contatto, è sparito».
Oggi però, davanti in corso XI febbraio Incarnato ha ricevuto la vista di Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista ed anche una delegazione di Potere al Popolo dovrebbe giungere in giornata per affiancare nel sit-in di protesta l’ex letturista di Ala di Stura.
19 Feb 2018
Nuova protesta dell’ex letturista rimasto senza lavoro: sit-in davanti alla sede Smat di Torino