Ennesima aggressione al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè. Stavolta a farne le spese sono stati tre infermieri dell’Asl To4, due della psichiatria e uno del dea. Gli operatori sono stati prima insultati e poi assaliti da un 37enne di Ciriè che lo scorso agosto aveva già tentato di accoltellare dei passanti in corso Nazioni Unite, a Ciriè. Uno dei tre addetti rimasti feriti è Marco Boccacciari che è pure il rappresentante del Nursind dell’Asl To4. «Ma questo è solo l’ennesimo episodio – riflette amaramente – più volte abbiamo segnalato alla direzione dell’azienda le condizioni in cui siamo costretti a lavorare, ma non cambia mai nulla. E se quella persona fosse stata armata cosa poteva succedere? C’era anche molta gente in sala d’aspetto e si è spaventata». In pronto soccorso, ancora una volta sono dovuti correre i carabinieri di Ciriè e i tre infermieri, dopo essere stati medicati dai colleghi, sono in infortunio. «È da anni che chiediamo all’Asl To4 di garantire più sicurezza al pronto soccorso del polo sanitario di Ciriè – spiega Giuseppe Summa, segretario provinciale del Nursind -. A Ivrea, per esempio, sono stati inseriti i carabinieri in pensione per sorvegliare. A Chivasso, in certe fasce orarie, c’è una guardia. A Ciriè nulla, ci chiediamo perché».
Aggressione in pronto soccorso, tre infermieri feriti