I lavoratori delle Acque Minerali Pian della Mussa oggi, lunedì 9 ottobre, hanno bloccato la strada provinciale che sale nelle Valli di Lanzo con un muretto fatto di bottiglie di acqua con su appiccicato uno striscione con scritto: «Vergogna». La protesta è scattata in seguito alla decisione della Città Metropolitana di chiudere il ponte, che si trova tra Ceres e Ala di Stura, per tre settimane ai mezzi pesanti per dei lavori di ristrutturazione. Cantiere che avrebbe dovuto aprire i battenti oggi. «E questo ce lo hanno comunicato appena quattro giorni prima – dice furioso Michele Brero, il proprietario dell’azienda di imbottigliamernto di Balme, che garantisce lavor ad una dozzina di persone ed esporta acqua in tutta Italia -. Per noi è un disastro perché, il ponte chiuso, signifca che non possiamo servire i nostri clienti e salteranno un sacco di consegne. Ci avessero almeno dato il tempo di avvisare tutti e di organizzarci, è vergognoso». Incalza: «Sto affrontando da anni sacrifici su sacrifici e mi sono indibitato per mantenere un presidio occupazionale in valle e ora non posso accettare tutto questo». Il presidio dei dipendenti delle Acque Minerali è scattato intorno alle 14 e la strada provinciale è poi stata riaperta dai carabinieri poco dopo le 15 quando è anche arrivato il sindaco di Ala di Stura, Mauro Garbano. La tensione, però, resta alta. E potrebbero scattare delle altre forme di protesta.
09 Ott 2017
Un muro di bottiglie d’acqua contro la chiusura della strada