Protetti dal verde della fitta vegetazione della campagna di Leinì stavano cercando di realizzare due case completamente abusive, su un terreno agricolo di via Fornacino. Ma sono stati scoperti dai carabinieri di Leinì che li hanno denunciati e hanno sequestrato il cantiere. Ora due nomadi croati di 31 e 43 anni – che risultano domiciliati in strada della Berlia, a Collegno – dovranno rispondere di «lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio». Nei guai sono pure finiti tre muratori italiani di Pianezza che sono stati sorpresi dai militari, comandati dal capitano Giacomo Moschella, mentre lavoravano alla costruzione dei muri: «Siamo qui solo perché stiamo facendo una cortesia, ma non sappiamo nulla». Gli investigatori hanno bloccato tutto e hanno identificato il «clan» di nomadi che, intanto, da strada della Berlia, si era trasferito in tenda in via Fornacino per seguire le opere di costruzione delle case, tra l’altro senza fondamenta. Si tratta di sei persone, tra uomini e donne, con alle spalle dei curriculum di precedenti impressionanti per decine e decine di furti commessi nelle abitazioni del Piemonte.
Sequestrato il cantiere abusivo dei nomadi, nei guai anche tre muratori italiani