Lady Diana. Uno spirito libero. Così viene rappresentata nella bellissima mostra che, con una galleria d’immagini, illumina i nuovi scenari delle “Sale dei Paggi” alla Regia di Venaria. In visione da sabato 8 luglio, fino al 28 gennaio 2018.
Il percorso espositivo, realizzato da Kornice, nel XX anniversario dalla sua morte, inizia con una cascata di rose bianche dedicate alla principessa “triste”, alla principessa del “popolo”, alla principessa definita “icona di stile e di eleganza”.
Alcune sue citazioni spiccano tra le sue fotografie come: “Amo essere uno spirito libero. A molti non piace ma questo è ciò che sono”
“La mostra è nata con l’intento di far emergere la trasformazione e l’evoluzione delle molteplici anime di una donna che non voltò mai le spalle alla propria esistenza – ha spiegato la curatrice Giulia Zandonadi – perché riuscì a portare avanti un percorso di vita accidentato ma degno di nota, per il coraggio di mostrare la verità”.
Il visitatore s’immerge subito nelle diverse “anime” di Lady Diana dove vengono rappresentate, attraverso una serie di emozionali racconti, immagini, avvenimenti e testimonianze, lasciando al visitatore l’esperienza di rivivere il valore del mito dell’indimenticabile Principessa nella forza della femminilità e libertà regale.
Le immagini del tragico incidente del 31 agosto 1997 a Parigi, lasciano ancora oggi un grande vuoto nel cuore delle persone. Il percorso continua con l’infanzia e l’adolescenza della nobile famiglia Spencer, per poi collegarsi ai momenti più belli con scatti che raccontano l’intenso rapporto con i figli Henry e William. In una sua frase tutto è chiaro: “Lotterò per i miei figli a tutti i livelli in modo che essi possano raggiungere il loro potenziale come esseri umani e nei loro doveri pubblici”.
Lo spirito libero di Lady Diana si fa strada attraverso la volontà di aiutare gli altri, la gente, i bambini, lasciandosi guidare spiritualmente da Madre Teresa di Calcutta e da Nelson Mandela. Nella mostra sono esposte aneddoti e curiosità legate ad alcuni artisti come Elton John, che con la sua canzone “Candle in the wind” l’accompagnò nel suo ultimo viaggio.
In mostra, importanti testimonianze dettate dalle riviste più famose al mondo, da Vogue e Vanity Fair, al Time con prime pagine dedicate alla sua immagine e al suo cambiamento di stile attraverso l’amicizia con Gianni Versace.
“Mi sono sempre sentita diversa, nel “guscio” sbagliato. Sapevo che la mia vita avrebbe avuto un percorso tortuoso”.
“Ho imparato molto negli ultimi anni. D’ora in poi sarò padrona di me stessa e sincera con me stessa. Non voglio più vivere secondo l’idea altrui di cosa e chi dovrei essere”.
“La vita è un viaggio che si alimenta del coraggio di emozioni e speranze. Qual è il vostro sogno di libertà?”
Queste sono solo alcune delle frasi che più rappresentarono lo spirito di Lady D.
“Luci ed ombre” hanno contraddistinto una delle protagoniste del Novecento in tutta la sua intensa e breve vita. Così come ha scritto in una delle tante citazioni: “Non seguo regole prestabilite. Agisco con il cuore, non con la mente”.
“Non è una mostra di reliquie, è una mostra che racconta del rapporto di Diana con tutti noi”, ha dichiarato Fabrizio Modina, altro curatore della mostra. “Milioni di scatti rubati ed ufficiali che la ritraggono e fissano nel tempo momenti di gioia, di entusiasmo, di sofferenza e di giovinezza che nessuno poteva sottrarle”.
Diana, “luce del giorno”, ha imparato a conoscersi e a ricostruirsi. Lei è stata una luce che si è accesa sul mondo per spegnersi e riaccendersi, ogni giorno nel suo ricordo.