“C’era una volta il ballatoio, storie di vita”, organizzato dall’associazione “Divieto di Noia” ha terminato i suoi incontri, venerdì 9 giugno, con il dodicesimo appuntamento e, un eclatante pomeriggio di festa e sorprese con “E adesso siamo noi”. Presenti, nella sala della Biblioteca Civica Tancredi Milone, il sindaco Roberto Falcone; Antonella Bentivoglio D’Afflitto, assessore alla Cultura; Barbara Virga, vice presidente del Consiglio Comunale e Mirko Repetto, direttore artistico dell’associazione “Via Maestra”.
“Siamo giunti al termine di una bella esperienza che, continuerà con l’entusiasmo che caratterizza la nostra Associazione. Tutti i membri, assolutamente volontari, hanno regalato circa 440 ore di lavoro e tanta volontà, nella realizzazione del vastissimo programma – ha detto la presidentessa Marilena Cuna – tutti gli obiettivi sono stati raggiunti e, siamo stati premiati dalla grande adesione e dall’affetto del pubblico, che è stato il principale protagonista della nostra avventura”.
L’associazione “Divieto di Noia” con gli incontri seguitissimi del “Ballatoio”, ha voluto essere un mezzo per rallegrare le persone ed unirle nella comunità sociale. Sviluppare le attitudini dei soci e coinvolgerli nei vari progetti. Molti gli eventi organizzati con alcuni temi come: ripercorrere gli anni 60, riscoprire la musica dell’epoca, ricordare i giochi dei bambini e la scuola di un tempo, ma anche testimonianze di vita vissuta come i ricordi delle operaie della Viscosa e della SNIA. Non sono mancate mostre, presentazioni di libri come “Casa di ringhiera” di Luciano Sartori e, “Iolanda la bionda” di Paola Ruffinengo. Momenti importanti con “I sogni nel cassetto” e incontri con i ragazzi della scuola di teatro della Biblioteca civica venariese.
“Anche in questo appuntamento ho fatto un salto nel passato, in quanto anch’io ho vissuto in una casa circondata dal ballatoio – ha espresso il sindaco Roberto Falcone – e apprezzo che avete saputo unire cultura e storia e, anche in questo ultimo incontro, la positività è una parola piena di soddisfazione”.
Tutte le attività svolte sono state registrate come testimonianza, per una nuova e continua evoluzione. Un compito che il vice presidente Gennaro Ciotola ha svolto con molta dedizione.
“Abbiamo fatto un lavoro complesso ma di ascolto perché le persone, che hanno partecipato ai nostri incontri, avevano la voglia e anche la necessità di raccontare la propria storia di vita vissuta – spiega Paola Ruffinengo – storie da ballatoio, storie piene di patos, storie tutte al femminile che ci hanno unite in una avvolgente voglia di continuare a ritrovarci per nuove avventure, con altre storie tutte basate sulla realtà, sia epocale che attuale.”
Chiara Giovara, preso il microfono ha impersonato la storia vera di Rosa, una bella e giovane ragazza siciliana che per un casuale incidente sul lavoro, rimase menomata ad una mano. Per questo motivo, nessun pretendente la avvicinava. Ma, la vita cambia in un attimo e, rapita da uno sconosciuto, Rosa capì che il suo destino sarebbe cambiato, quando, un gesto dello sconosciuto rivelatosi gentile e cordiale, prese proprio la mano menomata baciandola, per lei era arrivata la felicità e la certezza di formare una bella famiglia.
“Con grande emozione ho ascoltato la storia della mia vita, attraverso la scrittura di Paola Ruffinengo che, durante un incontro avevo raccontato la mia esperienza e, la lettura di Chiara Giovara, hanno fatto ripercorrere, momenti belli ed altri tristi con parole che mi appartengono – ha espresso Rosa Giannone – e rivivere la mia storia, insieme al pubblico presente, è stata una bellissima esperienza. Sono trascorsi molti anni da quella esperienza di ragazza della provincia di Catania, convinta che nessuno avrebbe voluto sposare ma, la mia vita è cambiata ed è arrivata la felicità con un uomo timido, gentile e buono, proprio quando avevo perso ogni speranza di potermi creare una bella famiglia, completa della gioia dei figli.”
“Grazie alle persone che hanno aderito a questa interessante iniziativa, perché sono l’anima del progetto. Come molta gente, anch’io ho abitato in una casa con il ballatoio, un luogo magico ma senza tutte queste belle storie vissute – ha detto l’assessore D’Afflitto – la sala della biblioteca è sempre stata animata dalle persone, unite nella propria storia che, hanno potuto condividere molte dinamiche fatte di tradizione e cultura, ma il ricordo non deve essere nostalgico ma vissuto in modo positivo, sia per sé stessi che nella collettività”.
La presidentessa Marilena Cuna ha ricevuto, da parte del Sindaco, due stampe della città di Venaria Reale. Barbara Virga, vice presidente del Consiglio Comunale, ha consegnato un presente, in rappresentanza dei consiglieri comunali, insieme a Rossana Schillaci, un centro tavola con rosa ed altri elementi, tra questi le spighe. “Un gesto simbolico che riflette questa bella iniziativa – spiega Barbara Virga – la rosa eterna per ricordare “cose fatte col cuore e creatività”, le spighe, simbolo delle radici e della terra che diventano “memoria da conservare ed eredità da trasmettere”. Un presente che riportava i colori della città, arancione e verde”.
L’associazione “Divieto di Noia” ha programmato la “Cena Arancione” per l’8 luglio che si svolgerà in Piazza dell’Indipendenza a Savonera.
L’evento si è concluso con l’esibizione del Chorus, bravissimo gruppo vocale a cappella che ha regalato alcuni brani del loro repertorio, melodico e ricco armonicamente, con una caratteristica predilezione verso il jazz.
Grande successo per l’ultimo incontro: “C’era una volta il ballatoio, storie di vita”