La primavera è arrivata con la sua altalena di sole e pioggia e ho aperto ufficialmente la stagione delle “erbette” da usare in cucina.
Ci sono tanti motivi per cui è interessante e utile riavvicinarsi all’uso delle spontanee e voglio raccontarti quelli che sono i PRO di intraprendere il percorso per riconoscere le specie commestibili.
+SALUTE: la salute non è “assenza di malattia” è stare bene, essere pieni di energia e forza. Ormai si sa che il benessere si conquista con lo stile di vita ovvero mangiare bene, tenersi in movimento e curare le proprie emozioni. Le erbe spontanee sono un alimento che non dovrebbe mai mancare sulla nostra tavola perché contengono principi nutritivi preziossimi. Inoltre per riconoscere ed andarle a cercare cammini, stai all’aria aperta e ti liberi dalle tensioni emotive. Meglio di così!
+ CONTATTO CON LA NATURAVERA: l’inizio della primavera è il tempo del risveglio, però… c’è un però. Nell’orto le verdure invernali sono finite o comunque agli sgoccioli; ricaccia qualche broccoletto, le rape superstiti fanno un po’ di cime, qualche cavolo risparmiato dal gelo, ma non c’è molto altro. E’ ancora presto per mettere in terra gli ortaggi primaverili ed estivi perché la notte è ancora troppo fredda. Se hai un orto lo puoi vedere subito…altrimenti dai un’occhiata in giro. Se non ci fosse il verduriere che faresti? Ti guarderesti ben intorno e noteresti che i prati e anche il giardino di casa, a meno che tu non sia maniaco del prato inglese (no,dai, dimmi di no…), si stanno velocissimamente riempiendo di rosette carnose e foglioline brillanti.
La prima erbetta di cui parliamo in questa ocacsione è Silene vulgaris detta anche s-ciupet in dialetto, nota e buonissima erba commestibile.
+ AVVENTURA: il viaggio inizia esattamente dove sei, spesso non è neppure necessario varcare il cancelletto di casa perché già nel tuo giardino (o nel prato più vicino) potrai scoprire decine di specie differenti. Senza andare lontano, puoi accorgerti di essere meravigliato come un esploratore in un paese lontano.
+ CULTURA: c’è un aspetto importante nel mantenere vivo un sapere e cioè che sei attore consapevole della Storia, non soltanto di quella tua personale, ma di tutto il mondo. L’etnobotanica è una materia importante perché ci permette di agire da ponte tra i nostri antenati e il futuro. Inoltre studiare un nuovo argomento allena la mente, la apre e ti regala una distrazione stimolante e proficua dal tran tran quotidiano (sbarazzatene!).
+EQUILIBRIO: per riconoscere le piante hai bisogno di tutti i tuoi sensi, compreso il sesto. Le lezioni e le uscite mettono d’accordo il raziocinio di cui hai bisogno per apprendere e fare collegamenti tra le informazioni e l’intuito. In più stimoli tutti gli altri.
+SOCIALITA’ : me la tiro un po’ dai…perché i gruppi che si creano sono sempre fantastici, si ride e si incontrano nuovi amici.
Per conoscere il calendario dei corsi puoi scrivermi qui: s.nepotefus@gmail.com
Buon Aprile!
Silvia Nepote Fus