Tredici anni per tentato omicidio: questa la pena richiesta dal pm Marco Sanini per Ilaria G., la 36enne accusata di aver tentato di avvelenare i suoceri con il serenase, un forte ansiolitico, mischiandolo nelle pietanze e nelle bevande. Gli avvocati della donna, Silvana Fantini e Emanuele Marcovina, hanno invece chiesto, questa mattina in Tribunale a Torino durante un’udienza a porte chiuse, di derubricare il reato a lesioni. “I consulenti di entrambi le parti hanno constatato che il quantitativo di serenase somministrato non avrebbe potuto causare la morte dei suoceri”, spiegano i difensori della Grandi, che hanno anche richiesto al giudice Alfredo Toppino la concessione di attenuanti generiche. La donna non ha precedenti penali, ha avanzato un’offerta risarcitoria e ha scritto una lettera di scusein cui spiega di non aver mai voluto ammazzare nessuno. “Ho dato loro il serenase per tranquillizzarli in una situazione casalinga complessa”, si legge nella missiva. I genitori e la sorella del marito, il marito stesso e la figlia minore di Ilaria G., assistiti dall’avvocato Francesca Violante, si sono costituiti parte civile e hanno chiesto una provvissionale complessiva di 1 milione e centomila euro.
Somministrava un forte ansiolitico ai suoceri: il pm chiede 13 anni per tentato omicidio