Flijorim Redzepi, kosovaro di 42 anni, arrestato per il furto nella villa di Allegra Caracciolo, la vedova di Umberto Agnelli, all’interno della tenuta de La Mandria, è stato scarcerato per decorrenza dei termini.
Redzepi era stato bloccato dai carabinieri il 12 aprile 2016 a Desenzano del Garda mentre, al volante di un’auto, quasi sicuramente, stava per lasciare l’Italia. Sull’auto gli investigatori ritrovarono una ventina di orologi che erano stati rubati nella villa degli Agnelli, nel week end di Pasqua. Era stato arrestato per ricettazione e per aver preso parte a quella razzia da diversi milioni di euro.
E, adesso, i 42enne kosovaro è stato scarcerato perché il decreto di citazione a giudizio è stato depositato dalla procura oltre il termine stabilito dalla legge.
«È un problema tecnico del quale eravamo a conoscenza, non c’è stata nessuna dimenticanza – spiega il dottor Giuseppe Ferrando, il capo della procura di Ivrea – perché tutto è stato retrodatato dal Tribunale del Riesame al primo della serie di furti dei queli è accusati Redzepi». In pratica per il «furto in abitazione» il processo deve essere fissato a sei mesi dall’arresto. E, visto che il kosovaro era stato fermato il 12 aprile, la procura avrebbe dovuto tutto lo scorso 11 ottobre. Invece l’avviso di chiusura delle indagini preliminari è stato depositato il 7 ottobre e il decreto di citazione a giudizio è datato 9 novembre. Troppo tardi. Il processo inizierà il 17 gennaio. (gia.gia.)
06 Dic 2016
L’errore dei pm libera il presunto ladro del colpo milionario a casa Agnelli