La pattuglia dei carabinieri di Ciriè ha incrociato la Seat Ibiza che viaggiava a fari spenti intorno alle 22, tra piazza Castello e corso Nazioni Unite. E, quando i militari hanno deciso di attivare i lampeggianti, la Seat è schizzata via ad una velocità folle in direzione di San Carlo, imboccando strada San Giovanni. Così è iniziata una rischiosissima gimkana di quasi cinque chilometri, sull’asfalto reso viscido dalla pioggia, fino a quando nelle campagne che separano San Carlo da San Francesco al Campo, la Seat Ibiza è piombata fuori strada e si è ribaltata. Due degli occupanti, nonostante le ferite, sono scesi e hanno tentato di scappare nei campi ridotti ad una distesa di fango. Il terzo è rimasto intrappolato tra le lamiere dell’auto. In strada della Ferraria intanto sono arrivate anche le pattuglie del nucleo radiomobile, di Corio e Mathi in aiuto dei colleghi. I carabinieri, alla fine, sono riusciti a bloccare i tre nomadi slavi. Si tratta di Nico Luca Djordjevic, 21 enne e Gianni Radulovic,20 anni, entrambi residenti in via Canova Pogliani. E poi Maicon Toni Radulovic, 24enne, domiciliato a Torino in strada comunale del Villaretto. Tutti – che possono vantare un robsto curriculum di precedenti – sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e sono finiti al pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè con le ambulanze del 118. Maicon Radulovic è ancora in osservazione all’ospedale di Ciriè per «contusioni multiple e distorsione cervicale». La prognosi è di sette giorni. Per gli investigatori i tre erano in zona per effettuare dei raid in case e apartamenti.
A fari spenti per sfuggire ai carabinieri, prima lo schianto e poi l’arresto