Per tre volte è stata eletta sindaco di Lanzo, poi consigliere provinciale, ha ricoperto l’incarico di assessore regionale ai Servizi Sociali, quindi è finita in Parlamento. Dal 1956 al 1983 era la responsabile torinese della forza femminile nella vecchia Democrazia Cristiana. Anna Maria Vietti è morta oggi, sabato 19 novembre, all’età di 93 anni, a Lanzo, dove ha sempre abitato, nonostante i suoi incarichi politici e istituzionali. La sua è stata una vita scandita da una passione politica radicale. «Perché credevo in quello che facevo e così ho speso la mia vita nell’impegno di trasmettere i valori cristiani – diceva poco tempo fa –. Ai giovani consiglio di fare politica, il confronto con gli altri arricchisce la personalità e responsabilizza». Ex allieva salesiana e delle Suore Albertine, si iscrisse giovanissima nell’Azione Cattolica. Dopo la laurea in Lettere iniziò ad insegnare nelle scuole medie, coltivando sempre il suo impegno per la politica nella Dc. Nel 1958 viene eletta sindaco di Lanzo e lo sarà altre due volte ininterrottamente dal 1982 al 1988.
Anna Maria Vietti è stata Consigliere Provinciale di Torino, dal 1960 al 1964 eletta nel collegio di Torino Oltre Po e dal 1968 al 1969 eletta nel collegio di Avigliana, assumendo incarichi nelle Commissioni provinciali per i problemi dell’Agricoltura e dello Sviluppo Economico e in diversi Consigli d’Amministrazione, tra cui l’Istituto Provinciale per l’Infanzia, l’Istituto Buon Pastore e il Comitato Provinciale Orfani di Guerra. Nel 1969 si dimise per assumere l’incarico di presidente degli Ospedali Psichiatrici di Torino (dove in quel tempo erano ricoverati oltre quattromila ospiti). Dal 1970 venne eletta consigliere regionale del Piemonte e diventò assessore ai Servizi Sociali ed ai problemi dell’immigrazione. Nel 1979 la Vietti lasciò Palazzo Lascaris per candidarsi alla Camera dei Deputatie fu eletta. In Parlamento diventò segretario della seconda Commissione Permanente per gli Affari Interni e segretario della Giunta delle Autorizzazioni a procedere e componente della Commissione Permanente Sanità.
La sua più grande soddisfazione è arrivata dal nipote, il vice presidente del Csm Michele Vietti. «Ricordo che mio fratello mi rimproverava di aver indirizzato il ragazzo verso gli studi di giurisprudenza e non di medicina – ricordava Anna Maria Vietti – Ma io capivo che Michele avrebbe potuto essere un mio “successore”, e così è stato. Mio fratello poi si è ricreduto». I funerali si svolgeranno lunedì, alle 15,30, a Lanzo.
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