La Reggia di Venaria ospita la dinastia dei Brueghel, capolavori dell’arte fiamminga, in mostra dal 21 settembre 2016 al 19 febbraio 2017. Le Sale delle Arti, ospitano 115 capolavori, dipinti provenienti dalle fortunate botteghe pittoriche delle Fiandre per celebrare la più importante congrega di artisti fiamminghi, a cavallo tra il XVI e XVII secolo. Brueghel, una dinastia diventata il marchio di eccellenza nell’arte pittorica, ripercorre in mostra, curata da Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider, la storia artistica dal capostipite della famiglia, Pieter Brughel il Vecchio, passando attraverso le opere dei suoi due figli, Pieter Brueghel il Giovane e Jan Brueghel il Vecchio. La mostra presenta anche alcune opere della terza generazione e un’importante selezione di artisti che hanno collaborato,nel tempo, con la famiglia dei Brueghel.
La rassegna, suddivisa in sette sezioni, è un viaggio appassionante e giocoso per il visitatore, che potrà vivere e giocare, tra le opere in mostra, con il percorso interattivo curato da Francesca Valan, con tre istallazioni definite: Historia Animalium, Florilegium e Alla ricerca del proverbio. Da non perdere l’istallazione “Invito a Nozze” in cui il visitatore entrerà totalmente nella multimedialità dell’opera.
Il percorso espositivo parte dalla prima sezione “Il giudizio morale, tra salvezza e condanna” per ritrovarsi nelle Fiandre del Cinquecento con “La Resurrezione” di Pieter Brueghel il Vecchio e, tra dialogo e fantasia morale e visionaria de “I sette peccati capitali” di Hieronymus Bosch (il visitatore potrà trovare il fuoco e il grillo celati nell’opera).
“La natura regina” titola la seconda sezione in cui l’attenzione dell’arte si sposta verso la natura. Jan Brueghel il Vecchio, detto anche dei Velluti per la sua straordinaria perfezione pittorica nelle sue opere come: “Riposo durante la fuga in Egitto” e “Paesaggio fluviale con bagnanti”. Particolare attenzione per il dipinto “Paesaggio con la parabola del seminatore” in cui il visitatore potrà cercare la figura del Cristo.
Nella terza sezione di “Soldati e cacciatori nella luce dell’inverno” da non perdere “La trappola per uccelli” di Pieter Brueghel il Giovane, una sublime atmosfera invernale che tradisce il divertimento degli ignari pattinatori, con una trappola mortale creata dai cacciatori per gli uccelli.
La quarta sezione di “Storie di viaggiatori e mercanti”, la pittura celebra le gesta e le avventure di viaggiatori e mercanti nella città di Anversa, fulcro di ricchezza. Importante
opera “Contadini in una taverna” di David Teniers il Giovane. Interessante le incisioni come “Incontro tra viandanti” di Jan Brueghel il Giovane.
“Allegorie, racconti delle meraviglie” fanno parte della quinta sezione con alcune delle novità presenti alla Reggia, dove spicca l’olio su rame “Le Tre Grazie con cesto di fiori” di Jan Brueghel il Giovane e Frans Wouters, allievo di Rubens. Sempre di Jan Brueghel il Giovane e Jan van Boeckhorst con “Ninfe dormienti spiate da un satiro”. Interessante la presentazione di Paolo Fiammingo, pittore nordico naturalizzato italiano presentato con “Diana e le Ninfe spiate da Atteone”.
La sesta sezione dello “Splendore e vanità della vita silente” è un tripudio di fiori simbolo dell’armonia e ricchezza della natura, destinati a perire per la caducità del tempo. Il pregio, le composizioni di “Natura morta con fiori” e “Vaso con tulipani e dalie” di Ambrosius Brueghel.
Ultima ma non ultima la settima sezione con “La danza degli ultimi”. Da non perdere i sei quadri del “Matrimonio contadino” di Marten van Cleve, che raffigurano rispettivamente ilcorteo degli sposi, la presentazione dei doni, il banchetto nuziale, la benedizione del talamo nuziale e la vita matrimoniale. Divertente l’ultimo quadro con un risvolto della vita che appartiene anche a quella attualità.
La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e curata da Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider, Direttore del Paderborn Städtische Galerie in der Reithalle. La bellissima mostra ha il Patrocinio della Città di Torino.