(a.m.) Un gruppo di genitori oggi ha portato all’Istituto comprensivo di Ciriè le proprie istanze per consentire ai propri figli di poter consumare a scuola il pasto preparato a casa. Opzione cui si oppone invece il Comune. È un po’ diversa dalle altre questa vicenda, l’ennesima che chiama in causa il dilemma “mensa sì- mensa no”: in questo caso, infatti, non ci sarebbero sullo sfondo motivazioni economiche, bensì – come rimarcano i rappresentanti dei genitori in questione – di qualità dei piatti, non graditi ai propri figli. Il caso riguarda i plessi di San Carlo Canavese, soprattutto le scuole medie e stamattina una nutrita delegazione di genitori è stata
ricevuta dal dirigente scolastico , che in sostanza ha ribadito la non contrarietà all’opzione, rimandando la palla al Comune.
«Tengo a precisare che i nostri figli non sono viziati e che la nostra protesta non è capziosa – spiega Piero Operti, uno dei rappresentanti dei genitori coinvolti – vorremmo solo poter scegliere, come peraltro i procedimenti giudiziari stanno stabilendo, in piena libertà cosa dare
da mangiare ai nostri figli: nel nostro caso non esiste un punto mensa e pertanto i cibi, confezionati all’esterno, arrivano, diciamo poco freschi: se la pasta asciutta è cucinata alle 10, come può essere piacevole (e salutare) somministrata all’una? Non critichiamo l’azienda che fornisce i pasti, ma il metodo. E tanto meno critichiamo chi invece gradisce questo servizio: vogliamo solo poter scegliere. A Ciriè e in altri paesi vicini non hanno questo problema».
Il problema dunque riguarda l’utilizzo del refettorio: l’Amministrazione comunale, che gestisce la scuola, non ne ha un altro da mettere a disposizione e tantomeno uno spazio ad hoc.
«Sono scuse – ribattono i genitori – già così nello stesso spazio mangiano alunni che consumano alimenti diversi, vuoi per intollerenza alimentari, vuoi per altro tipo di scelte alimentari. E mica c’è il problema della contaminazione dei cibi, anche perchè gli insegnanti vigilano».
(Il servizio completo e la risposta del sindaco Ugo Papurello nel giornale in edicola giovedì 22 settembre)
21 Set 2016
Pasto da casa negato alle medie di San Carlo: «Vogliamo poter scegliere, il Comune non ce lo permette»