Albino Ossola e Celesta Colombatto. Si conoscono da sempre. Sono sposi da quando avevano 17 anni e fra pochi giorni, il 16 maggio, inizieranno il loro ottantesimo anno insieme. Classe 1920, entrambi di
Varisella, hanno pronunciato il loro “si”domenica 16 maggio 1937.
Celesta ricorda bene quel giorno – ama raccontare ridendo di gusto -perché il suo sposo, non ancora ben conscio del passo compiuto, la prima sera di nozze, dopo la festa nuziale, tornò per sbaglio a dormire nella sua stanza, vicino a quella degli sposi. Altri tempi e altri sposalizi: il pranzo di nozze quel giorno era “ricco”, perché oltre al risotto c’era anche la salsiccia, come puntualizza Albino.
Una vita di lavoro la loro, scandita dai ritmi della fabbrica e del lavoro duro: lei alla Magnoni e al cotonificio Losa, e lui a Torino a ricostruire il manto stradale di via Roma, avanti e indietro ogni giorno, sempre in bicicletta, infine il lavoro in campagna e con le mucche. Il primogenito, Felice, all’alba del secondo conflitto mondiale che per Albino significheranno tre anni al fronte, lontano dalla famiglia e poi, finalmente, il ritorno a Cafasse e l’arrivo del secondo figlio.
Il loro elisir di vita è semplice. A tavola grandi minestroni e mezzo bicchiere di vino e, fino a quando è stato possibile, lunghe passeggiate nella natura.
«Pensiamo sempre che questo sia l’ultimo anno che festeggiamo il nostro matrimonio – confessa Celesta, ma questo lo dicevamo anche dopo le nozze d’oro, quando sono arrivati i sessant’anni, sessantacinque, settanta e adesso iniziamo l’ottantesimo. Mah! È una fortuna».
«La fortuna di chi sa vivere semplicemente, con serenità – spiega il figlio Beppe – sono sempre stati così, senza mai guardasi troppo indietro, senza rimpianti, e sempre con la mente protesa al futuro».
Anche solo a quello del giorno dopo: Celesta per esempio non vede l’ora che il tempo si stabilizzi e che con la bella stagione possa tornare nuovamente a passeggiare perlomeno in cortile con il suo Albino: piccoli obiettivi quotidiani per grandi traguardi di vita insieme.
(il servizio completo, di Davide Bussone, sul giornale in edicola questa settimana)