Il Tricolore e il Gonfalone della città di Venaria Reale, uniti, durante la ricorrenza di Santa Barbara, Patrona e Protettrice della Marina Militare e dei suoi marinai.
Martedì 8 dicembre, il gruppo ANMI Mario Cagnassone, con la riunione della festa, ha chiuso un anno di grande soddisfazione per il costante impegno e presenza sul territorio dei marinai, e per il proselitismo nel mantenere alto il nome della Marina Militare Italiana.
Moltissimi gli ospiti che si sono uniti alla cerimonia dell’alzabandiera, svoltasi davanti al monumento dedicato ai Caduti del Mare, posto nel cortile della sede di via Aldo Picco.
La festa ha riunito i gagliardetti delle Associazioni Nazionali: Bersaglieri Angelo Grigoli Venaria, Arma di Cavalleria di Torino, Opera Caduti Senza Croce di Chieri, Alpini Sezione Venaria e di Viù, Carabinieri Sezione Venaria. Tra gli ospiti: Giulio Casula, comandante della stazione Carabinieri. Vincenzo Bilardo luogotenente dell’Eliporto Aves TORO. Gennaro Ciotola presidente del club Modellistico “296 Model Venaria”. Il cerimoniale è stato scandito dal fischio del nocchiero Antonello Merella.
Presente alla cerimonia Andrea Accorsi, presidente del Consiglio comunale che ha espresso: “Questo primo incontro con l’Associazione marinai mi ha commosso, in particolare modo la visita presso il Museo del Mare, che è degno di orgoglio e lode per i soci che lo hanno creato e per la grande esposizione di oggetti storici che segnano la memoria della Marina Militare”.
Nel 43° anno dalla fondazione del Gruppo ANMI venariese, il presidente Ivano Giagnetich ha dedicato la ricorrenza in memoria dei cento soci che sono “partiti per l’ultima navigazione”. “Oggi più che mai noi marinai siamo legati alla Marina Militare a cui quest’anno è stato assegnato il prestigioso Premio Cavour – ha detto Ivano Giagnetich – e ancor più con il ricordo del sacrificio del marinaio venariese Giuseppe Caramellino, decorato con Croce di guerra al valor militare, caduto in combattimento a bordo del Regio Incrociatore “Raimondo Montecuccoli” nel Golfo di Napoli il 4 dicembre 1942, proprio il giorno in cui si festeggia Santa Barbara. Ritornando ai giorni nostri – continua Giagnetich – non ci dimentichiamo dei nostri due fucilieri ancora sotto sequestro dalle Autorità Indiane”.
Dopo la messa, officiata da Don Ezio Magagnato presso la sede, il presidente ha letto la “Preghiera del Marinaio” ed ha consegnato la tessera di Socio Onorario a Silvio Selvatici, a ricordo del padre Vetusto Selvatici, imbarcato come marinaio e 2° motorista, sull’incrociatore Amando Diaz, affondato da due siluri nel 1941.
Infine un momento di convivialità, in sede con tutti i partecipanti, e poi la festa è proseguita presso il ristorante San Gregorio a Robassomero, dove sono stati insigniti con un Attestato di Benemerenza i seguenti soci: Silvana Assumma, Carlo Cretella, Clemente Cigno, Carlo Novero, Antonio Pasquale Merella, Giuseppe Russo, Renato Martelli e Albino Lovera.
Hanno ricevuto l’Attestato di Compiacimento per lunga Fedeltà all’Associazione i soci: Mario Berti, Cinti Barbi, Giuseppe Ciulla, Michele Diliberto (vice presidente) e Carlo Zuin (presidente onorario) per aver raggiunto i 40 anni d’iscrizione. Giovanni Divizia, Giovanni Maestri, Renato Marian, Ilario Menduni e Bernardino Morsillo per aver aggiunto 20 anni d’iscrizione.
La giornata di festa è terminata, presso la sede, con la tradizionale lotteria di Santa Barbara.
Santa Barbara: l’omaggio dei marinai del gruppo ANMI “Mario Cagnassone”