Un preoccupante furto è stato scoperto giovedì 22 ottobre presso la residenza sanitaria assistenziale di Varisella. Al momento di preparare la funzione settimanale nella cappella della casa, il diacono Gianni Baracco ha riscontrato che la porta del piccolo tabernacolo non era più chiusa a chiave e che la pisside contenente una ventina di ostie era sparita con il suo prezioso contenuto. Con essa un’altra vuota, custodita nello stesso tabernacolo. Null’altro.
«Non pare si tratti di una “bravata”», il commento di quanti sono venuti a conoscenza del fatto, quantomeno singolare, visto il valore quasi esclusivamente simbolico della refurtiva.
Un furto sacrilego che riporta alla mente quando,un anno fa, i ladri razziarono ostie in cinque chiese di Torino e l’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, si disse molto preoccupato e invitò a messe di riparazione. Anche perché la paura più grande è che le ostie vengano usate per riti satanici. «Comunque il tabernacolo era chiuso e il furto potrebbe essere stato compiuto da qualcuno che pensava che le pissidi fossero d’oro, ma non è così – precisa don Claudio Baima Rughet, il vicario episcopale territoriale –. Chiederò ai parroci della zona di custodire con molta attenzione la riserva eucaristica».
(Il servizio completo nel giornale in edicola giovedì 29 ottobre)
Davide Bussone e Gianni Giacomino