Una mostra speciale ed inedita per presentare un originale Raffaello, con una esposizione di circa 130 opere, una produzione ispirata al suo impegno creativo verso le “arti congeneri” così definite dal Vasari, ossia, invenzioni e tecniche figurative del grande maestro. In visione, presso le Sale delle Arti nello splendido scenario della Reggia di Venaria Reale, dal 26 settembre al 24 gennaio 2016.
La mostra, inaugurata il 25 settembre, è stata curata da Gabriele Barucca (della Soprintendenza per le Belle Arti e il paesaggio delle Marche) e da Sylvia Ferino massimo esperto di Raffaello e “guest professor” alla Biblioteca Hertziana di Roma.
La prima parte della mostra presenta il racconto della vita di Raffaello e gli anni della sua formazione artistica per proseguire, con le opere dei maestri che furono fondamentali per il suo primo percorso artistico come: Giovanni Santi (il padre), Luca Della Robbia, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli.
Importante lo spazio dedicato alle incisioni tratte dalle sue opere che, nel corso del Cinquecento e Seicento, furono veicolo privilegiato per la diffusione delle sue creazioni figurative. Il ricco percorso è dedicato alla maiolica istoriata, ai cristalli di rocca, alle placchette in metallo, smalti, vetri, armature e intagli lignei.
La mostra si snoda attraverso temi pittoriche che segnano la grandezza di Raffaello come ispiratore di stile e modelli iconografici, un vero “Sole delle Arti”. Il soggetto che identifica solitamente l’artista è la “Madonna col bambino”, esempio supremo di dolcezza ed umanità, rappresentato con la “Madonna del Granduca”, della “Madonna Bridgewater” e “Madonna d’Orléans”.
Imperdibile, il magnifico dipinto di Raffaello che raffigura “La visione di Ezechiele” , seguito da “L’Estasi di Santa Cecilia”. Straordinaria la sequenza dei temi religiosi, storie e miti con il “Giudizio di Paride” e il “Trionfo di Galatea”.
Nella sezione dedicata all’oreficeria, sono posti in evidenza tre notissimi ritratti di Raffaello: “Il Giovane con mela”, la “Muta” ed “Elisabetta Gonzaga Montefeltro” che indossa un pendente a forma di scorpione riprodotto nel gioiello in vetro nero, in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Sezione spettacolare a conclusione della mostra con cinque meravigliosi arazzi (secolo XVI e XVII). La mostra mette a confronto un arazzo della bottega di Peter van Aelst (Musei Vaticani) con altri arazzi successivi, della serie degli Atti degli Apostoli, ma con lo stesso soggetto “La pesca miracolosa”. Il prezioso arazzo è stato restaurato presso il Centro conservazione e Restauro La Venaria Reale.
Le opere presenti alla mostra provengono dalle più importanti istituzioni museali italiane e straniere come: i Musei Vaticani, il Residenzschloss di Dresda, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Victoria and Albert Museum di Londra, la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, gli Uffizi, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, il Museo Nazionale del Bargello e il Palazzo Corsini di Firenze, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, la Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, i Musei Civici di Pesaro e il Museo di Capodimonte di Napoli e da alcune collezioni private.
Info e prenotazioni per le visite 011/4992333, www.lavenaria.it
130 opere di Raffaello in mostra a Venaria