Dolore e fierezza per salutare un giovane, grande uomo, che aveva fatto dell’impegno civile e dell’amicizia un modo di essere, e di vivere: una moltitudine di persone ha salutato così, per l’ultima volta ieri, martedì, 15 settembre Alessandro Mazza, 40 anni, tributando al marito, al papà, al figlio e all’amico prematuramente scomparso l’omaggio spontaneo di chi è stato davvero orgoglioso di averlo conosciuto, apprezzato, amato.
Toccante, in un duomo di Ciriè gremito, il tributo del picchetto d’onore dei bersaglieri, per una volta senza la guida del capogruppo Piero Mazza, papà di Alessandro, con cui “Ale” condivideva la passione per le fiamme cremisi; così come vibrante è stata la presenza del gruppo dei tanti, grandi amici dell’associazione Tdc: una “banda” di ragazzi innamorati della vita e dell’aggregazione sociale fortemente voluta da Alessandro, che tra le varie iniziative si era distinta per l’organizzazione di diversi appuntamenti per i giovani e gli amanti della musica dal vivo sul territorio e per operazioni benefiche.
Anche chi scrive è orgoglioso di aver conosciuto “Ale il Guerriero”, peraltro da quando si era piccoli, ed insieme a questa redazione si stringe al dolore della famiglia: da papà Piero, mamma Anna e il fratello Gianluigi alla moglie Stefania e al figlioletto Riccardo.
L’addio ad “Ale il Guerriero” che ha commosso Ciriè