Una “terra dei fuochi” nel Torinese: blitz della Guardia di finanza a San Gillio, doive i baschi verdi hanno denunciato il titolare di un’immobiliare proprietaria dell’area dove erano stoccati rifiuti industriali pericolosi di ogni tipo compresi 120 quintali di amianto. 450 le tonnellate di rifiuti rinvenuti in un capannone industriale abbandonato poco lontano dal centro abitato.
I finanzieri avevano notato sul piazzale, visibile anche dall’esterno, “cumuli disomogenei” di rifiuti in evidente stato di abbandono. A quel punto, hanno individuato il proprietario e l’utilizzatore dell’area, di circa cinquemila metri quadrati, ed eseguito le verifiche sui materiali insieme all’Arpa Piemonte. materiali, riconducibili in parte all’attività di officina meccanica ed elettromeccanica e di stampaggio di materiali a freddo, svolta negli anni scorsi da una ditta di San Gillio dichiarata fallita nel maggio 2006, e in parte ad una società immobiliare attuale proprietaria del sito.
I complimenti del ministro Galletti: “Liberiamo l’Italia dagli inquinatori – ha detto il ministro complimentandosi con la Guardia di finanza di Torino per la brillante operazione – Contro chi avvelena il nostro territorio abbiamo scelto di condurre una battaglia senza quartiere, affiancando al tenace lavoro di magistrati e forze dell’ordine l’introduzione degli ecoreati nel Codice penale: una vera svolta per restituire la certezza ai cittadini di vivere in zone sicure sotto il profilo ambientale”
28 Ago 2015
Scoperta dalla Finanza una “terra dei fuochi” con 450 tonnellate di rifiuti pericolosi